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Imprese: l'esperto, dalle neuroscienze una mano al business

08 agosto 2017 | 12.00
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Imprese: l'esperto, dalle neuroscienze una mano al business

"Uno dei campi di ricerca più interessanti sono le neuroscienze, lo studio dei legami tra comportamento e cervello. Capire il funzionamento cerebrale sta rivoluzionando medicina, farmacologia e psicologia. Si sono scoperte più cose sul cervello negli ultimi 20 anni che nei 10.000 precedenti. Oggi si può studiare il sistema nervoso 'dal vivo', applicando nuovi approcci tecnologici. Ma molto di questo know how è rimasto per anni rinchiuso nelle università e nei centri di ricerca. Il mondo del business, tranne rari casi, lo ha ignorato". Ad affermarlo è Lorenzo Dornetti, psicologo e imprenditore.

Le neuroscienze, quindi, sono utili alle imprese? "E’ un rapporto agli inizi: le potenzialità applicative - risponde - sono molte e lo saranno sempre di più. Le neuroscienze hanno mosso i primi passi nei processi aziendali in 3 aree: neuromarketing, neuroergonomia e neurovendita".

"Il neuromarketing - spiega - applica le neuroscienze nella creazione dei materiali pubblicitari. Il cervello si attiva maggiormente con questo spot o quest’altro? Se voglio comunicare gioia al consumatore, meglio usare una confezione neutra o colorata? Quale messaggio attira l’attenzione del cliente che naviga distrattamente sul web?".

"La neuroergonomia - prosegue Dornetti - applica le scoperte sul sistema nervoso nella progettazione degli spazi di lavoro. I nuovi concept per l’ufficio non possono ignorare come funziona il cervello di chi ci lavora. I designer più evoluti usano le conoscenze neurali per predisporre ambienti e arredi che facilitino efficienza ed efficacia. Come sono gli ambienti lavorativi che stimolano la creatività? Come deve essere impostata una postazione di lavoro antistress? Come organizzare gli spazi per aumentare la produttività nel lavoro di gruppo?".

"La neurovendita - aggiunge - è l’applicazione più recente. Utilizza le scoperte cerebrali per formare il personale che si relaziona con il cliente. Le figure commerciali vivono quotidianamente 'in prima linea' l’aumento delle aspettative del consumatore e le difficoltà di vendita legate alla crisi economica. Le aziende, soprattutto in questi ruoli, hanno la necessità di personale sempre più competente. La neurovendita è un forte supporto all’interno di percorsi formativi, perché le tecniche di comunicazione si fondano su cosa accade realmente nel cervello del cliente mentre acquista".

"Come si racconta la storia del proprio brand per emozionare e fidelizzare il cliente? Come riconoscere il consumatore che sta mentendo? Come è scritto un preventivo 'comprensibile' per il cervello? Come enfatizzare i motivi d’acquisto a cervelli che decidono attraverso meccanismi differenti? Il rapporto tra aziende e neuroscienze è davvero all’inizio, le prime applicazioni indicano un intreccio straordinario per imprese e lavoratori che vogliono scientificamente migliorare benessere e produttività", conclude.

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