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Ambiente: zone a 30 e differenziata, best practice nelle città italiane

27 ottobre 2014 | 12.15
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Sono il fiore all'occhiello delle politiche di vivibilità ambientale segnalate in occasione della presentazione di "Ecosistema urbano", il rapporto di Legambiente

Zone a 30 e interventi di efficienza energetica, iniziative di mobilità sostenibile e raccolta differenziata. Le città italiane avranno anche tanti difetti, ma non mancano le "best practice", quelle segnalate oggi in occasione della presentazione di "Ecosistema Urbano", il rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani.

Come la prima e unica "Zona 30" di concezione europea a Torino, nel quartieri Mirafiori Nord. In un confronto tra i due anni prima dell’intervento e quelli dopo, il traffico nelle ore di punta è diminuito del 15% circa e del 30% per i mezzi pesanti; ridotti del 74% i giorni di prognosi per incidenti; il rumore è diminuito di 2 decibel; il risparmio complessivo è stato di 1,5 milioni di euro, di cui 500.000 solo di costi sanitari. Soddisfatto quasi il 70% dei contattati tra i residenti.

Per ridurre consumi ed emissioni delle circa 1.800 strutture pubbliche (scuole, uffici ed Edilizia Residenziale Pubblica), Roma Capitale ha studiato un appalto per la fornitura dell’energia termica basato sull’Epc (contratto di prestazione energetica). Nei prossimi 3 anni, tutti gli appalti per la gestione del calore saranno basati sul principio "pago con quello che risparmio". Il fornitore dell’energia effettuerà investimenti su impianti e immobili tali da ripagare la stessa energia attraverso il risparmio ottenuto dall’efficientamento energetico.

Attraverso il Protocollo d’intesa firmato con il Gse i fornitori potranno avere accesso all’incentivo del Conto Termico, normalmente riservato ai Comuni, che sarà parte integrante della nuova gara e che permetterà ai fornitori del calore di apportare fino al 40% degli investimenti in più.

Poi c'è Andria e il successo del suo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, avviato in tutto il territorio comunale il 1 settembre 2012; merito soprattutto dei cittadini andriesi, che hanno operato un profondo cambiamento nel loro stile di vita quotidiano. La percentuale di Rd nel 2014, aggiornata al mese di settembre: 66,7%.

Tra le best practice segnalate c'è anche Bike to school, iniziativa spontanea di genitori nata in alcune città italiane nel 2013, che si organizzano per accompagnare a scuola i propri i figli, pedalando insieme in bicicletta, in sicurezza; e il “Bike Pride”, parata di biciclette che per una volta l’anno restituisce ai cittadini le strade, e che nell'ultima edizione ha portato in strada quasi 40mila persone.

E sempre in tema di mobilità, il Mobility manager studentesco, progetto che ha coinvolto i ragazzi di otto scuole superiori di altrettante città italiane, per un totale di 5.516 studenti, per diffondere tra i coetanei l’abitudine agli spostamenti collettivi o non motorizzati.

Infine l’associazione Vo.di.Sca (Voci di Scampia) con il progetto di rilancio del quartiere di Scampia attraverso imprese culturali e una rete civica per favorire l’occupazione giovanile. A Scampia tra le azioni imprenditoriali che coinvolgono l’associazione c’è la casa editrice Marotta&Cafiero e la compagnia teatrale Vodisca Teatro. Non mancano le azioni di riqualificazione di spazi sociali e fisici delle aree circostanti.

Tra le più note le “Fattorie Vodisca”, un’area di 5 ettari destinata a bambini con disabilità. Tutte le attività messe in piedi dall’associazione Vo.di.Sca. fanno della realtà di Scampia il fulcro di un laboratorio di virtuosismo che ha consentito la crescita culturale e sociale dei suoi abitanti e la creazione di 15 posti di lavoro qualificati.

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