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Danza, Nuovo Balletto di Toscana a Vicenza con 'Bayadère' riletta da Michele di Stefano

12 luglio 2021 | 16.07
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Una scena della 'Bayadère' del Nuovo Balletto di Toscana in scena a Vicenza
Una scena della 'Bayadère' del Nuovo Balletto di Toscana in scena a Vicenza

È una delle più importante compagnia di danza contemporanea italiana, quella attesa nei prossimi giorni a Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio. Il Nuovo Balletto di Toscana (direzione artistica di Cristina Bozzolini) debutta con il nuovissimo spettacolo, 'Bayadère – il regno delle ombre', balletto in un atto per dodici danzatori, coreografia di Michele Di Stefano, musica di Ludwing Minkus e musiche originali di Lorenzo Bianchi Hoesch, costumi di Santi Rinciari, luci di Giuia Broggi, in programma in prima regionale, 15 luglio alle 20.00, al Teatro Comunale di Vicenza, in Sala Maggiore. Lo spettacolo è stato selezionato per la Nid Platform 2021 (la Nuova Piattaforma della Danza Italiana).

È un graditissimo ritorno, per la formazione toscana che esprime l’eccellenza nel genere coreutico made in Italy, grazie ad un repertorio costruito in decenni di attività, con i suoi giovani e talentuosi danzatori, guidati dall’esperienza e dalla forza di Cristina Bozzolini, un ensemble sempre impegnato in nuovi lavori firmati da grandi nomi della coreografia nazionale ed internazionale.

Al Festival presenteranno l’ultima creazione di Michele Di Stefano, 'Bayadère –il regno delle ombre', un grande classico rivisitato in chiave contemporanea. Il coreografo salernitano, fondatore del gruppo romano mk, è stato insignito di premi prestigiosi come il Leone d’Argento per l’innovazione alla Biennale Danza nel 2014 e il Premio Ubu come migliore spettacolo di danza, con 'Bermudas' nel 2019, originale creazione presentata nella programmazione di danza del Comunale delle passate stagioni.

A Danza in Rete tornano dunque gli Spettacoli in Sala Maggiore (restano ancora dei biglietti per l’appuntamento di giovedì sera), la sezione del Festival che rappresenta al meglio le tendenze e ispirazioni mainstream della danza contemporanea nazionale; dedicato quest’anno alla rinascita delle arti dopo l’emergenza, con il titolo emblematico “Una Nuova Vita”, il Festival, promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio, si presenta come un evento diffuso, progettato con l’obiettivo di consolidare l'innovativa offerta culturale del territorio attraverso un progetto di danza nazionale, aumentandone l'attrattività e disseminando arte e creatività spettacolare nei luoghi simbolo delle due città che lo promuovono. Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio (direzione artistica di Pier Giacomo Cirella in collaborazione con Loredana Bernardi), riconosciuto dal Ministero della Cultura, è realizzato anche con i contributi della Camera di Commercio di Vicenza, che interviene con uno speciale sostegno economico alle attività culturali realizzate in rete.

'Bayadère' è un balletto intriso di esotismo idealizzato, sia nella trama melodrammatica che nell’estetica dell’insieme; nella tradizione la sua scena più celebre, il Regno delle Ombre, si presenta al limite tra il reale e l’aldilà, un luogo in cui le ombre appaiono come congelate nella loro tragica condizione e i movimenti che compiono dei puri rituali, proiettati entrambi verso l’astrazione totale delle forme. Michele di Stefano nella sua 'Bayadère' contemporanea, lontana anni luce dagli stereotipi orientaleggianti tardo ottocenteschi, coglie l’atemporalità del classico del III celebre atto (Il regno delle ombre, da cui il sottotitolo) e così le anime impalpabili apparse in sogno al guerriero Solor nella versione classica della tradizione, diventano una visione incantevole, un atto bianco di stupore che si traduce in una proiezione psichedelica e molto contemporanea, accompagnata dalla musica di scena di Ludwing Minkus, con qualche incursione interattiva di Lorenzo Bianchi Hoesch. Introduce così la nuova creazione il coreografo Michele di Stefano: “Pensato per un ensemble di talenti giovanissimi, questo nuovo Regno delle Ombre così misteriosamente carico di suggestioni, appartiene ai tempi eccezionali che stiamo vivendo, perché fa riferimento a qualcosa di perduto e a qualcosa di possibile allo stesso tempo, qualcosa che riguarda la presenza dei corpi e l’intreccio delle loro traiettorie, in uno spazio che non è più soltanto un al di là, ma è un presente che desidera essere reinventato con delicatezza e passione”.

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