
Da 13,50 a 750 dollari in un giorno. E’ l’incredibile impennata del prezzo di una pillola di Daraprim, farmaco che cura malattie anche letali come la toxoplasmosi e la malaria e viene utilizzato anche sulle persone con il sistema immunitario compromesso per infezioni quali l’Aids.
L’aumento di oltre il 5000% - riferisce il newsweek - è dovuto all’acquisto dei diritti del medicinale, vecchio oltretutto di 60 anni, da parte della 'Turing Pharmaceuticals', startup del 32enne ex manager di hedge-fund Martin Shkreli. La decisione di far levitare il prezzo ha scatenato molte polemiche da parte dei dirigenti degli ospedali statunitensi, dove il Daraprim è molto utilizzato. La preoccupazione non è solo legata ai costi cresciuti esponenzialmente, ma soprattutto al fatto che i medici, per evitare una spesa così alta, indirizzino i malati verso farmaci meno costosi ma anche meno efficaci.
In un'intervista, Shkreli ha difeso la decisione sostenendo che con i proventi del farmaco finanzierà nuove ricerche per dare vita a medicinali alternativi al Daraprim.