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Daspo di 5 anni per Genny 'a carogna. Tifoso ferito in condizioni critiche

06 maggio 2014 | 21.01
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Daspo di 5 anni per Genny 'a carogna. Tifoso ferito in condizioni critiche

Napoli, 6 mag. (Adnkronos/Ign) - Daspo per 5 anni a Genny 'a carogna e denuncia per istigazione a delinquere. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, comunica che è stato comminato a Gennaro de Tommaso, soprannominato Genny 'a carogna, il divieto di accedere per 5 anni agli stadi e a tutti gli impianti sportivi (Daspo) del territorio nazionale ove si disputano incontri di calcio a qualsiasi livello, sia agonistico che amichevole.

IL DIVIETO - Il divieto, durante le manifestazioni sportive, da 4 ore prima e 2 ore dopo, è esteso alle zone circostanti gli stadi e a tutte le aree e le vie interessate alla sosta, al transito e al trasporto dei tifosi. De Tommaso, spiega una nota del Viminale, ''è stato anche denunciato all'autorità giudiziaria per rispondere di istigazione a delinquere, partecipazione a fatti di violenza e superamento di barriere''.

Inoltre, i tifosi che durante Napoli-Cagliari indosseranno la maglietta con scritto 'Speziale libero' "saranno sanzionati, dopo essere stati individuati, e saranno sottoposti a Daspo'' comunica Alfano.

IL TIFOSO FERITO - In giornata l'avvocato Angelo Pisani, legale di Ciro Esposito, ha "lanciato un appello pubblico al prefetto di Napoli e al presidente del Napoli" per bloccare Napoli-Cagliari. "Ciro sta male, le sue condizioni sono precipitate, sta lottando tra la vita e la morte. Come si fa a far giocare una partita in queste condizioni? L'Italia deve avere rispetto per questo ragazzo'' ha detto all'Adnkronos. Il tifoso è ricoverato al policlinico Gemelli di Roma in condizioni critiche dopo essere stato ferito a colpi di pistola sabato scorso prima della finale di Coppa Italia.

LA MADRE - La madre del supporter fa sapere che "è stato operato d'urgenza al colon. I medici hanno detto che anche questa cosa può essere preoccupante. La situazione è seria" afferma Antonella Leardi. "L'emorragia interna e gli arresti cardiaci non hanno vascolarizzato gli organi bassi e hanno provocato la sepsi. I medici hanno tolto due pezzi di intestino e gli hanno inserito due by pass".

Poi l'accusa: "Il governo non ha speso una parola per Ciro. Stanno discriminando i napoletani, altrimenti avrebbero speso una parola in più per chi come noi, in questo momento sta soffrendo. E' assurdo - dice la donna - che un altro tifoso del Napoli ferito sia in carcere".

STUB NEGATIVO - E' negativo l'esame dello stub che gli investigatori hanno effettuato sulle mani di Daniele De Santis allo scopo di sapere se l'uomo abbia sparato sabato scorso. La risposta, giunta dalla polizia scientifica, è stata comunicata al pm. In procura, però, si ribadisce che l'impianto accusatorio resta comunque valido anche alla luce dei numerosi elementi raccolti dagli investigatori.

L'esame è risultato parzialmente negativo, avendo rivelato la presenza di due sole particelle residue di polvere da sparo anziché delle tre ritenute necessarie perché la prova possa essere considerata positiva. Sulla mano destra di De Santis era stata rilevata la presenza di ''particelle ritenute 'consistenti' , ovvero che 'possono provenire dall'esplosione di un colpo d'arma da fuoco ', ma anche da altre fonti, ad esempio fuochi pirotecnici ''.

NUOVI ACCERTAMENTI - Secondo quanto riferiscono all'Adnkronos qualificate fonti di Polizia, l'esame dello stub, limitato al tampone effettuato dalla Scientifica sulla mano di De Santis, è stato eseguito quando l'ultrà romanista era in ospedale.

Ora dovrebbero essere condotti altri esami sugli abiti dell'uomo; verranno inoltre eseguiti ulteriori accertamenti sulla Beretta 7.65 con matricola abrasa.

RICHIESTE DELLA PROCURA - La procura di Roma ha chiesto al gip di confermare la detenzione in carcere per il capo ultrà romanista i tre tifosi napoletani rimasti feriti negli scontri di sabato.

Una decisione potrà essere presa mercoledì quando il giudice per le indagini preliminari sottoporrà gli indagati all'interrogatorio di garanzia.

LA TESTIMONIANZA - Sul ritrovamento della pistola dalla quale sono stati sparati i colpi che hanno ferito i tifosi napoletani e Ciro Esposito sarà nuovamente ascoltata dagli investigatori Donatella Baglivo. E' la regista che con altri gestisce a Tor di Quinto il 'Ciak Village'. Dopo la sparatoria è stata lei a ritrovare l'arma.

Già ascoltata nei giorni scorsi, Baglivo dovrà fornire nuovi particolari e spiegare la dinamica. Nel precedente interrogatorio ha spiegato di essere intervenuta per aiutare De Santis che dopo la sparatoria era stato aggredito da tre tifosi partenopei. "Aiutatemi, non ho fatto niente, mi stanno ammazzando" avrebbe detto De Santis, secondo quanto riportato dalla testimone, mentre era circondato da una cinquantina di supporter del Napoli.

MALAGO' - Intanto il presidente del Coni Giovanni Malagò cita il modello inglese come possibile soluzione al problema della violenza negli stadi: ''Basta vedere quello che ha fatto Margaret Thatcher con gli hooligans, quello bisogna fare. Io non legifero, quindi auspico che questo avvenga''.

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