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Data Driven Cities, il ruolo delle grandi città per la mobilità sostenibile

16 giugno 2022 | 22.43
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Data Driven Cities, il ruolo delle grandi città per la mobilità sostenibile

Si è tenuto ieri a Milano presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia - location simbolo dello sviluppo e dei cambiamenti della società moderna - l’evento organizzato da Bain and Company Italy e Amerigo dal titolo "Data Driven Cities. Le infrastrutture digitali abilitanti per uno sviluppo urbano sostenibile: un confronto transatlantico".

L’incontro è nato con lo scopo di promuovere una maggiore collaborazione tra pubblico e privato, con un focus sul ruolo che le grandi città possono svolgere come piattaforme infrastrutturali in grado di abilitare i piani nazionali di ripresa. Secondo quanto emerso dal convegno sono ancora molti gli ostacoli da superare per la nascita delle "smart city". Per essere in grado di gestire le risorse in modo più intelligente ed economicamente sostenibile la città del futuro dovrà necessariamente aumentare l'attenzione su tre aspetti: governance dei dati, mancanza di competenze e aspetti burocratici. Per affrontare la crescita economica e demografica senza aumentare congestione e inquinamento, le città dovranno investire su quelli che sono considerati i pilastri della trasformazione: digitale, mobilità ed energia.

«Nei prossimi 3-5 anni lo sviluppo delle smart city sarà centrale a livello globale e per la crescita del nostro Paese, come si evince anche dalle risorse stanziate dal PNRR. Tuttavia è necessario lavorare urgentemente su tutte le sfide legate al tema della digitalizzazione delle smart city: in primis la governance dei dati, la mancanza di competenze e gli aspetti burocratici» ha spiegato Roberto Prioreschi, managing partner di Bain and Company Italia e Turchia, che ha sottolineato la necessità di integrare gli aspetti legati a elettrificazione, decentralizzazione e digitalizzazione per rafforzare la trasformazione degli agglomerati urbani, generare valore per la società e l'industria, aumentare l'efficienza, ottimizzare l'allocazione delle risorse e sviluppare nuovi servizi.

All'appuntamento ha partecipato anche Olivier Francois, CEO di Fiat e CMO Global di Stellantis, con un intervento sulla mobilità sostenibile nelle smart cities. Dopo aver sottolineato il ruolo chiave della Nuova 500, l’icona italiana che sta guidando la transizione all’elettrico di Fiat, e del ruolo del Marchio che da oltre 120 anni ridisegna la mobilità urbana affinché sia un bene condiviso da tutti, Francois ha parlato della necessità di combinare gli sforzi di molteplici soggetti facendo squadra per avere successo e aprire la strada a una mobilità urbana più sostenibile. «I temi chiave e più urgenti da affrontare sono la creazione di un’infrastruttura capillare di ricarica rapida nelle città, di edifici smart e di punti di ricarica domestica per i condomini esistenti e la mobilità interconnessa: i principali fornitori di mobilità devono lavorare insieme per offrire un'esperienza di mobilità combinata (ad esempio: treno, veicoli elettrici e ultimo miglio). Naturalmente, tutto questo ha bisogno del sostegno di diversi attori, sia pubblici che privati: solo in questo modo possiamo avere successo insieme per creare un futuro più sostenibile e migliore per i nostri cittadini».

Oggi il DNA di Fiat si riassume nel claim "It’s only green when it’s green for all", come ribadito da Francois nel suo intervento. Del resto, il lavoro quotidiano dei produttori di automobili è quello di ripensare alla mobilità urbana rendendola sempre più sostenibile e accessibile a tutti.

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