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'Datemi un mantello', torna campagna Vidas per cure palliative

10 novembre 2021 | 18.50
LETTURA: 2 minuti

'Datemi un mantello', torna campagna Vidas per cure palliative

In occasione della Giornata Nazionale delle Cure Palliative che ricorre l'11 novembre, Vidas ripropone l’iniziativa di sensibilizzazione che ha un hashtag musicale: #datemiunmantello. Il mantello evoca protezione, sicurezza, ma anche un senso più o meno temporaneo di 'essere comunità' in nome del ricevere e offrire aiuto, assistenza e calore: stare tutti insieme sotto il mantello significa esserci, situarsi nel qui e ora dello spazio e del tempo. Sono molti i protagonisti della campagna di sensibilizzazione Vidas che indossano proprio un mantello per rendere visibile la condivisione della sofferenza, il prendersi cura con sensibilità e dolcezza dei malati inguaribili che hanno diritto a trascorrere nel miglior modo possibile l’ultimo tratto della loro vita.

La casa è il luogo privilegiato dell’assistenza di Cure Palliative, perché garantisce al malato di continuare a vivere tra i propri ricordi senza che venga privato delle cure continuative e professionali offerte gratuitamente. Équipe multidisciplinari composte da professionisti esperti in cure palliative - medici, infermieri, assistenti sociali, psicologi, operatori d’igiene, fisioterapisti, educatori, dietista, terapista occupazionale, logopedista, farmacisti, integrate da volontari selezionati -, entrano in relazione diretta con il paziente e diventano parte del suo nucleo familiare: nei fatti, si trasformano in componenti di una famiglia allargata che accompagna, allevia, crea un’atmosfera d’amore e affetto. Fondamentale è esercitare l’empatia, per garantire un canale di comunicazione intimo che renda più efficace il percorso terapeutico.

Per Vidas il linguaggio del corpo e il tocco (la carezza, l’abbraccio), oltre alla capacità di ascolto dei bisogni del paziente e dei suoi cari, sono parte integrante della terapia. L’allegoria del mantello diventa ancora più calzante se pensiamo alla sua etimologia, pallium, che è alla base del termine 'palliativo'. A testimoniare il grande impegno dell’associazione nata nel 1982 si è creata un’altra 'comunità', formata da persone provenienti da ambienti diversissimi, unite dallo stesso spirito solidale e dall’amore per Paolo Battaglia, classe 1963, architetto e del marito Antonio, scomparso a inizio anno.

Un nucleo familiare che con Vidas ha stretto un legame profondo ed emotivo. Così la brand advisor si alterna al medico, la fashion designer all’avvocato, la 'tatuatrice gentile' all’artista, la stylist all’imprenditore, il direttore creativo al direttore sanitario: sono i componenti di una nuova 'famiglia' e hanno accettato con gioia di essere ritratti dai fotografi Pasquale Abbattista e Alvaro Beamud Cortes indossando un mantello disegnato per l'avvenimento. Le loro foto vogliono costituire un invito a seguire il loro esempio, anche nel mondo dei social dove in occasione dell’11 novembre, Giornata Nazionale delle Cure Palliative, verranno condivisi foto e video con il ‘mantello’ rosso Vidas. L’hashtag della campagna #datemiunmantello servirà a diffondere il messaggio 'perché aderisco alla campagna Vidas e cosa significa per me prendersi cura di qualcuno'.

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