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Davigo e video su divorzio: "Per evidenziare sistema penale scardinato"

29 gennaio 2020 | 15.46
LETTURA: 3 minuti

(Fotogramma)
(Fotogramma)

di Roberta Lanzara
Il video 'Separazione e divorzio', diventato virale in questi giorni, "vale per mettere in risalto come il sistema penale in Italia è stato scardinato". Lo ha detto all'Adnkronos Piercamillo Davigo, presidente della II Sezione Penale presso la Corte suprema di Cassazione e membro togato del Csm. "Non ricordo in che circostanza sia stato fatto quel filmato ma ho ripetuto il contenuto anche in altre occasioni", ha aggiunto.

Davigo non ha voluto rilasciare commenti sul presunto rischio di 'istigazione al femminicidio' sollevato dalla presidente di D.i.Re, la rete dei centri antiviolenza sulle donne in tutte le regioni italiane; sulla questione del forbice edittale che emerge dall'intervento e sul presunto intento di assecondare "tendenze giustizialiste" sollevato da alcuni penalisti.

Il video è stato postato su YouTube 10 mesi fa, nel marzo 2019, anche se l'intervento del magistrato sul tema risale ad oltre dieci anni fa. In soli tre giorni è salito da poco meno di 3mila visualizzazioni su YouTube ad oltre ventiduemila, condiviso attraverso i siti di video sharing e i social media. Soprattutto, circola su WhatsApp in maniera vertiginosa. Ma Antonella Veltri, presidente di D.i.Re, la rete dei centri antiviolenza sulle donne in tutte le regioni italiane, parlando con l'Adnkronos lancia l'allarme: "E' una esternazione pericolosa che scivola nell'istigazione al femminicidio. Virale? Denuncia un disagio: la lentezza della giustizia".

Nel video il magistrato afferma che il divorzio in Italia dura più della pena per l'omicidio del coniuge. Trent’anni per assassinio volontario con le attenuanti generiche e il rito abbreviato rischiano di diventare anche cinque. Molti meno di una causa di separazione. "Trovo sconveniente che un giudice possa fare questo confronto ed esprimersi come Davigo, anche in virtù del ruolo che occupa", commenta la Veltri.

"Chiedo - prosegue - maggiore rispetto dei ruoli istituzionali che vengono coperti e dunque del valore che i cittadini attribuiscono al giudice. Da un magistrato - commenta la presidente di D.i.Re - non mi aspetterei mai una affermazione così sarcastica e paradossale: dire che addirittura conviene più uccidere! Mi turba: anche perchè Davigo infelicemente mette in gioco un aspetto molto grave che riguarda la vita delle donne".

"Il fatto che un video del genere seppur datato nel tempo sia diventato virale denuncia il disagio che c'è e viene ancora vissuto nonostante i tempi di separazione e divorzio si siano accorciati notevolmente negli ultimi dieci anni - rimarca l'attivista - Davigo mette infatti in evidenza la lentezza della giustizia, che noi anche riscontriamo in sede civile, insieme all'assoluta assenza di dialogo tra procedimento civile e penale. Mi viene in mente - conclude con ironia - divorzio all'italiana".

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