La Turchia ''farà tutto il possibile'' per evitare che la città a maggioranza curda di Kobane, al confine con la Siria, cada nelle mani dei jihadisti dello Stato islamico (Is). Lo ha dichiarato il primo ministro turco Ahmet Davutoglu alla televisione A Haber. ''Non vogliamo che Kobane cada. Faremo tutto il possibile per evitare che questo accada'', ha detto Davutoglu. Ieri sera il Parlamento di Ankara ha approvato la mozione del governo che autorizza l'esercito a intervenire in Iraq e Siria contro i jihadisti. Inoltre è stato concesso ai soldati delle forze che fanno parte delle coalizione internazionale contro l'Is di fare uso del territorio turco per condurre operazioni contro i miliziani.
Intanto non si ferma l'avanzata dell'Is verso Kobane, sotto assedio da settimane. Secondo gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, un'ong vicina all'opposizione con sede a Londra, nelle ultime ore l'Is è ulteriormente avanzato verso il centro della città, nota anche con il nome arabo di Ayn al-Arab.
In particolare - hanno riferito gli attivisti - l'Is è avanzato lungo i fronti sudorientale e occidentale a causa del ritiro delle milizie curde dell'Unità per la protezione del popolo (Ypg). Stando all'Osservatorio - riporta al-Arabiya - l'Is potrebbe arrivare in città "molto presto".