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ddl Zan: Grillini (Gaynet): ''Vaticano ha rovinato rapporti con Draghi e Mattarella''

25 giugno 2021 | 14.43
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ddl Zan: Grillini (Gaynet): ''Vaticano ha rovinato rapporti con Draghi e Mattarella''

''La Chiesa si è accorta di aver fatto un bel disastro perché quando hanno diffuso quel documento o erano ubriachi o totalmente all’oscuro delle dinamiche e dei rapporti istituzionali. Facendo così hanno finito per attaccare sia il presidente del Consiglio che il Capo dello Stato quando l’iniziativa è totalmente parlamentare, come ha ricordato lo stesso Draghi''. E' quanto commenta il leader storico dell'Arcigay e presiedente dell’Associazione giornalisti gay (Gaynet) Franco Grillini all'Adnkronos sulle polemiche che si sono scatenate dopo che il Vaticano ha chiesto all’Italia di modificare il disegno di legge contro l’omotransfobia. Su quanto detto dal Segretario di Stato del Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, che ha affermato che la Chiesa non intendeva bloccare il ddl Zan ma che la preoccupazione ''riguarda i problemi interpretativi che potrebbero derivare nel caso fosse adottato un testo con contenuti vaghi e incerti'' Grillini aggiunge: ''Il testo del ddl Zan è composto da pochi articoli ed è un testo asciugatissimo e molto comprensibile. La legge che avevo proposto io nel 2007 -racconta il presidente di Gaynet- e che la Commissione Giustizia mi aveva approvato erano di 39 articoli cioè tre volte la legge Zan''. Sulle scuole cattoliche, altro tema sollevato dalla Chiesa, Grillini aggiunge: ''Le scuole cattoliche essendo finanziate dallo Stato devono, per legge, essere controllate dallo S tato. Perché la Chiesa non rinuncia al finanziamento pubblico che è di 200 milioni all’a nno?''.

In merito alle polemiche che riguardano il 17 maggio, la Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia Grillini ricorda che ''le iniziative sono 'consigliate' non sono obbligatorie, sono iniziative contro il bullismo la discriminazione e la violenza quale è il problema? Loro dicono che 'questa è propaganda 'omosessualista' ma dove? Sono tutte cose che dovrebbe fare lo Stato senza bisogno di scrivere una legge''. Per Grillini i primi a violare il Concordato tra lo Stato Italiano il Vaticano è proprio quest'ultimo: "L'intrusione del Vaticano è incomprensibile -sottolinea- loro sollevano la questione del Concordato quando sono loro i primi a violarlo con la Segreteria di Stato Vaticana che interviene. Come ti permetti di intervenire nei rapporti tra Stati? A Draghi, una delle massime autorità in materia di economia gli hanno rovinato la giornata in cui doveva incontrare con la Von der Leyen a Roma''.

''Il presidente del Consiglio -dice Grillini- voleva dare il massimo rilievo a questa cosa (il ddl Zan, ndr) e i conservatori cattolici, mandando una nota al 'Corriere della Sera' in esclusiva hanno rovinato a Draghi l'incontro. Per aver fatto un intervento così netto, ribadendo che siamo uno stato laico e non confessionale e che il Parlamento è indipendente doveva essere furibondo. Sembrava una lezione di diritto costituzionale ai signori del Vaticano -aggiunge ironico- Hanno rovinato anche i rapporti anche con il presidente Mattarella perché gli hanno chiesto di non firmare la legge e lui si è infuriato. Tutti i presidenti della Repubblica detestano essere tirati per la giacchetta''.

''Se questa cosa non si chiude rapidamente rischia di diventare vecchia -avverte Grillini- perché questo maschilismo tossico ormai è rifiutato dalle giovani generazioni in toto. La Meloni che è l'unica donna in Parlamento e la prima ad appoggiare questo maschilismo tossico difendendoli insieme a Salvini i ruoli sociali precostituiti con il potere maschile. Nella proposta di mediazione che fa la destra c'è l'intento di scassare la legge Mancino e farla fuori. Il Ddl Zan non interviene sulla distinzione uomo-donna -spiega- ma difende e tutela alcune categorie definite con previsioni dalla legge. L’articolo 10 inoltre prevede, giustamente, che dopo due anni l’Istat faccia uno studio sull’applicazione della legge stessa e veda cosa è andata e non è andato per poter permettere al Parlamento di reintervenire per apportare delle modifiche. Le modifiche perciò -conclude Grillini- sono già previste per legge''.

(di Alisa Toaff)

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