"Voto è passo indietro del Parlamento rispetto alla maturità del Paese"
Con lo stop al ddl Zan oggi al Senato "registriamo un passaggio a vuoto su un percorso di civiltà e di contrasto a ogni forma di discriminazione e violenza per l'orientamento sessuale. Chi oggi gioisce per questo sabotaggio dovrebbe rendere conto al Paese che su questi temi ha già dimostrato di essere più avanti delle aule parlamentari". Lo scrive su Facebook il leader del M5S, Giuseppe Conte, commentando il voto di Palazzo Madama, che ha detto no al passaggio all'esame degli articoli del ddl Zan, di fatto affossando la norma di contrasto all'omotransfobia, a prima firma Zan.
"Quella di oggi non è una pagina bella della nostra storia perché stiamo parlando di un provvedimento contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale. Quindi questo voto, secondo me, registra un passo indietro del Parlamento rispetto alla maturità del Paese" ribadisce poi il leader del M5S parlando con la stampa.
"Purtroppo -aggiunge - c'è anche qualcuno che non ci ha messo la faccia, questo evidentemente la dice lunga sulla sensibilità per i diritti civili".
"Tutti si erano schierati dalla parte dei diritti civili, ma alla fine il ddl Zan è stato spazzato via, nel segreto dell’urna, al Senato. Vergognoso" si legge in un post Facebook di Luigi Di Maio. "Il ddl Zan doveva diventare legge in pochi giorni, invece sono passati mesi su mesi, scuse su scuse, fino a far saltare il provvedimento. Diciamocelo chiaramente: in Italia ci sono ancora forti discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali. Questa è la verità. In un Paese moderno questo è inaccettabile", conclude Di Maio.