"Ho visto la squadra caricata a pallettoni, non si lavorava in maniera così forte e pesante dall'epoca di Mazzarri. Sarri è un martellatore, un uomo deciso, garbato ma risoluto, tutti gli vogliono bene e tutti si sono subito adattati ai suoi nuovi schemi". Il presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis, fotografa così il nuovo corso della squadra partenopea che ha puntato sull'ex tecnico dell'Empoli.
"Con Benitez sono stati due anni importanti che mi hanno fatto capire che il calcio italiano, che è molto indietro rispetto a quello europeo, deve ritrovare al suo interno le capacità per la 'resurrezione' che tutti quanti ci aspettiamo. C'è molto da lavorare e ho visto che Sarri è un grande lavoratore -prosegue il patron della squadra azzurra-. Me lo sono studiato a tavolino poi ho fatto una settimana di 'full immersion' con lui per capire l'uomo e l'allenatore".
De Laurentiis passa poi a chiarire le voci uscite sui giornali dei malumori di Higuain. "C'è un grande malinteso, Higuain ha altri tre anni di contratto, ci siamo incontrati col fratello e il padre, volevano sapere i nostri programmi, si è ipotizzato di allungare il rapporto, io ho chiesto altri due anni di contratto, il fratello e il padre mi hanno controproposto un anno ma non abbiamo deciso nulla perché non c'è fretta".
Capitolo Maksimovic, il difensore serbo del Torino corteggiato dal Napoli. "Giuntoli ci sta lavorando come su altri giocatori in questo ruolo. So che devo fare parecchie uscite che saranno seguite da altrettante entrate, la nostra filosofia è fare entrare gente giovane, si deve saper rischiare: se non avessi investito in Lavezzi, Hamsik e Cavani molto giovani non avremmo avuto la capacità di rimanere per 6 anni l'unica italiana sempre presente in Europa".
