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De Luca, l'avvocato: "Falso che abbia pagato nuova casa 70mila euro in più"

09 settembre 2020 | 16.43
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"Non risponde al vero" la "suggestiva, fantasiosa e soprattutto falsa notizia" secondo la quale il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca avrebbe pagato 70mila euro in più la nuova casa a Salerno rispetto al prezzo ufficiale. E' quanto si legge in una nota dell'avvocato Andrea Castaldo, legale del governatore campano, in risposta all'articolo pubblicato oggi da "La Verità". L'avvocato Castaldo spiega che "le movimentazioni bancarie descritte, peraltro con numerosi errori e imprecisioni, hanno ad oggetto un contratto di compravendita immobiliare, il cui acquirente risulta essere il presidente della Regione Campania. Le stesse sono puntualmente indicate, come ovvio e doveroso, nel relativo atto".

L'importo di 70mila euro, sottolinea il legale, "è stato corrisposto per l'acquisto di un locale box auto, con regolare atto notarile. E doveroso altresì sottolineare come il notaio rogante, in ossequio alla normativa antiriciclaggio vigente, abbia proceduto alla scheda di acquisizione dati e alla adeguata verifica, tra l'altro rafforzata, trattandosi di persona politicamente esposta, senza rinvenire alcuna anomalia e richiamando il tutto nel contratto di compravendita. Sarebbe stata sufficiente una banale e routinaria attività di controllo per accertare la piena regolarità della operazione finanziaria, oltretutto essendo atto pubblico. Spiace segnalare nuovamente come la circolazione di non-notizie avvenga in un periodo pre elettorale, prestandosi a strumentalizzazioni e a turbare il libero esercizio del voto".

Infine l'avvocato Castaldo richiama "l'articolo 39 del decreto legislativo 231/2007, che fa espresso divieto al segnalante e 'a chiunque ne sia comunque a conoscenza' di comunicare a terzi la segnalazione delle operazioni sospette, la cui violazione costituisce reato punito con pena congiunta dell'arresto e dell'ammenda. Ci si riserva pertanto - conclude la nota - la facoltà di procedere alla presentazione di un esposto-denuncia alla competente Procura della Repubblica e alla Banca d'Italia quale autorità di vigilanza, nonché di agire nelle sedi proprie per il tenore diffamatorio e non veritiero delle notizie pubblicate".

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