L'ex pm dopo la sospensione a seguito della condanna nel processo Why not: "Sto avendo attestati di solidarietà dai cittadini che mi danno energia. Starò molto di più per strada, è una cosa che mi stimola molto". Altri guai giudiziari: è tra i 18 indagati a Napoli nell'inchiesta sull'organizzazione dell'America's Cup 2012. Con lui anche Caldoro e Cesaro
Spiega di sentirsi "sindaco sospeso liberato" Luigi de Magistris dopo la sospensione a seguito della condanna nel processo Why not. "Sono ancora più sereno, libero e forte di prima - dice ai cronisti - sto avendo attestati di solidarietà dai cittadini che mi danno energia. Starò molto di più per strada, è una cosa che mi stimola molto. Ai miei concittadini voglio dimostrare che questa brutta vicenda non scalfisce la continuità dell'azione politica della giunta" aggiunge.
Ma una nuova tegola colpisce de Magistris. Sono stati infatti notificati dalla Procura di Napoli gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari relative all'organizzazione dell'America's Cup World Series a Napoli nel 2012. Tra i diciotto indagati c'è anche il suo nome insieme a quelli del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, dell'ex presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro e dell'ex presidente dell'Unione industriali di Napoli Paolo Graziano.
Per loro è stato ipotizzato il reato di abuso d'ufficio; Graziano è indagato anche per associazione per delinquere, ipotesi di reato che condivide con un consulente dell'Acn (America's Cup Napoli), società di scopo costituita per l'organizzazione dell'evento. Per cinque indagati è ipotizzato il reato di turbativa d'asta. Proseguono le indagini sull'edizione 2013 che non vide la partecipazione dell'Unione industriali, sostituita in Acn dalla Camera di Commercio di Napoli.
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