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De Rossi: "L'addio alla Roma? Una batosta"

11 febbraio 2020 | 10.08
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L'ex giallorosso a GQ: "Con Totti risate e litigi, per un mese non ci siamo parlati. Vita vera, non recitata"

(Foto Fotogramma/Ipa)
(Foto Fotogramma/Ipa)

"Non c’è stato un giorno in cui non mi sia sentito felice, al Boca. Quelli dell’addio a Buenos Aires sono stati giorni tristi, ma la vera batosta è arrivata a Trigoria, uscendo dalla mia camera per andare al pullman, ho pensato 'è l’ultima volta che chiudi questa porta', e lì mi è parso di tremare. O forse ho tremato sul serio. Se devo dire qual è stato il vero momento del ritiro, dico quello. Devastante". Torna così sull'addio alla Roma e sulla sua esperienza in Argentina l'ex capitano giallorosso, Daniele De Rossi, in una intervista a GQ.

"Di offerte per continuare a giocare in Serie A ne avevo parecchie, ma non ho voluto aggiungere un’altra maglia italiana a quella della Roma, mi pareva di sprecare una storia bellissima. Quando sto bene sarei ancora in grado di giocare nella Roma, nel Boca, ma non succede quasi mai. Ho 36 anni, il fisico è logoro, di soldi ne ho abbastanza", prosegue De Rossi.

"Totti? È capitato di non parlarci per un mese, pure l’anno scorso. Abbiamo giocato vent’anni assieme, ci siamo abbracciati dopo i gol, ci siamo frequentati fuori dal campo, abbiamo avuto anche delle sonore litigate, ma poi è sempre finita a risate. Vita vera, non recitata. Il suo addio? Un incubo. Non ho passato bene quel periodo, e ho preso nota per evitare che a me succedesse lo stesso" aggiunge DDR che sul tormentato addio del Pupone alla Roma rivela: "È un periodo che ricordo come un incubo. Mi sentivo come il bambino che assiste ai litigi tra mamma e papà. Di Totti le ho detto, con Spalletti ho condiviso tanto, ci siamo pure scannati ma conservo grande stima per lui. Mi infastidiva l'assurdità della situazione: la squadra vinceva eppure Spalletti veniva fischiato, dall'altro lato qualcuno si azzardava a dire che Totti non volesse il bene della Roma".

Sul futuro invece De Rossi chiarisce. "Oggi non posso saperlo, ma il rapporto con Mancini è eccellente. Fra i discorsi che abbiamo fatto tempo fa, non in gennaio intendo, una porta azzurra era socchiusa".

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