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Debiti P.A., Palazzo Chigi: "La sfida è stata vinta, lo Stato è in condizione di pagarli tutti"

21 settembre 2014 | 18.47
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Lo chiarisce una nota del governo sottolineando che "rimangono fuori da questo computo solo quella quota parte di debiti della PA sugli investimenti per i quali i soldi ci sono ma il problema è il rispetto del 3% sul deficit". Le aziende in credito dovranno registrarsi sul sito di Palazzo Chigi per la certificazione

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"La sfida di liberare risorse per pagare tutti i debiti dello Stato è vinta". Parola del governo che in una nota fa il punto sulla questione dei debiti della Pubblica amministrazione.

"Il dato di partenza - sottolinea il governo - è il seguente: oggi lo Stato non è in grado di avere una mappatura chiara, una fotografia certa dei debiti cui deve fare fronte. È il motivo per il quale la fatturazione elettronica, che abbiamo introdotto tra le novità della riforma della Pubblica Amministrazione lo scorso giugno, è lo strumento chiave per determinare, d'ora in avanti, il chi, il quanto e il quando dell'impegno preso dallo Stato nei confronti dei suoi creditori".

"Primo punto: abbiamo realizzato il sistema -prosegue la nota- che permetterà di controllare se tutti gli enti centrali pagano a 30 giorni. Adesso va esteso anche alle amministrazioni locali e il sistema girerà definitivamente. Secondo punto: tutti i soggetti che hanno un debito verso la Pa sono oggi - grazie all'accordo tra governo, banche e Cdp - in condizione di essere pagati. Purtroppo devono sottostare a una procedura che prevede la certificazione del credito sul sito del governo. Ma se l'operazione è complicata dal punto di vista procedurale, il concetto è molto semplice". "Entro il 21 settembre -viene assicurato- abbiamo messo a disposizione i soldi per pagare tutti i debiti di parte corrente. Purtroppo non tutti sono stati pagati perché il procedimento richiede un comportamento attivo (registrazione) da parte delle aziende. In un mondo normale il pagamento dovrebbe essere automatico. Purtroppo l'assurdo meccanismo del passato e l'inefficienza di molti enti locali impone di usare questa procedura. Ma - questo e il punto chiave - lo Stato si è messo nelle condizione di pagare TUTTI i debiti".

"E dunque è corretto - sottolinea palazzo Chig i- sostenere che la sfida di liberare risorse per pagare tutti i debiti Pa è vinta. Rimane quella di semplificare e imporre efficienza a tutta la pubblica amministrazione. Rimangono fuori da questo computo - che comunque supera ampiamente i 30 miliardi - solo quella quota parte di debiti della PA su investimenti (stimati tra i due e i tre miliardi di euro) per i quali i soldi ci sono, ma il problema è il rispetto del 3% sul deficit". "In altri termini, le risorse ci sono, ma rimane il problema di rispettare il patto di stabilità e non sforare il 3%. Gli unici debiti non pagabili al momento sono questi. Non 60 miliardi, come abbiamo letto da qualche parte, ma -è la conclusione- una cifra che oscilla tra i due e i tre miliardi, che rischiano di farci sforare il 3%; vincolo europeo che noi intendiamo onorare e rispettare".

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