(Adnkronos Salute) - "Il nato è informato delle modalità del suo concepimento e i genitori vi provvedono nei modi e termini che essi ritengono più opportuni". E' quanto riporta il decreto legge 'Disposizioni urgenti in materia di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo', per ora in forma di bozza, in attesa di essere presentato al Consiglio dei ministri.
"Ferma restando la regola di anonimato", cita ancora lo schema di decreto, "è consentito l'accesso alle informazioni sanitarie e del patrimonio genetico del donatore", dunque non quelle anagrafiche, "esclusivamente nei casi in cui sussistono gravi e comprovati motivi attinenti alla salute dell'embrione formato o del nato da procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo, attestati da un medico responsabile di una struttura ospedaliera pubblica, e le predette informazioni sono necessarie ai fini della tutela della salute dell'embrione o del nato. L'accesso è consentito, previa autorizzazione del predetto medico, ai genitori dell'embrione o del nato, se minore, e al nato medesimo, se maggiorenne. Le informazioni sono acquisite dal predetto medico e comunicate agli interessati".