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Degrado Roma, cane ucciso da eroina all'Esquilino. I residenti: "Qui è una guerra"

24 ottobre 2016 | 19.38
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(Fotogramma)
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"Siamo in guerra. Stiamo valutando le azioni da fare, ma credo che per attirare l'attenzione non ci resti che creare un sacco di caos. Anni fa bloccammo tutto l'Esquilino per 7 settimane consecutive, consentendo solo l'attraversamento pedonale. Non ci costringano a fare la stessa cosa". A parlare all'AdnKronos è Augusto Caratelli, del Comitato Difesa Esquilino Roma Caput Mundi.

Dopo quanto accaduto al cane Ziggy, morto per overdose dopo aver addentato una bustina piena di eroina sotto ad una panchina di piazza Vittorio, i cittadini residenti nel Quartiere centrale della Capitale sono sul piede di guerra.

"Quanto accaduto è davvero gravissimo - continua Caratelli - sabato mattina proprio a piazza Vittorio, noi del Comitato abbiamo manifestato contro la droga che circola nella zona, i furti e gli scippi: la situazione ormai è drammatica e le Forze dell'Ordine purtroppo non sono presenti sul territorio perchè sono state spostate in zone a più alto rischio terrorismo".

Dal comitato si sono organizzati per combattere la criminalità dilagante nel Quartiere, attraverso un sistema di vedette: "Sono dislocate in vari punti strategici - spiega Caratelli - segnaliamo tutto alle Forze dell'Ordine, che pur non presidiando il territorio, in genere intervengono prontamente, ma poi torna tutto come prima".

La morte del cane Ziggy per overdose da eroina è solo una delle tante conseguenze del degrado ormai dilagante all'Esquilino. "Nei giardini all'interno della piazza succede davvero di tutto - racconta Caratelli - c'è droga, ma anche prostituzione. I bambini non vengono più qui a giocare, e anche a Colle Oppio non possono andare. Il giardino è ridotto una latrina, e non parliamo delle strade intorno: i venditori abusivi sono ovunque".

Piazza Vittorio però, è soprattutto snodo centrale dello spaccio nella Capitale. I compratori scendono dal tram e dalla metro, entrano nei giardini, acquistano la droga dai pusher e poi riprendono i mezzi. "Purtroppo la criminalità è legata all'aumento dell'immigrazione. La situazione è tracollata da un anno e mezzo, recentemente però è peggiorata - continuano dal comitato - la gente è terrorizzata e non esce da casa. Ci sono delle zone rosse, off-limits, in cui è impossibile passare dalle 16.30 in poi. Piazza Vittorio è una di queste, poi c'è la zona davanti all'Ambra Jovinelli, tutta via Giolitti verso la stazione Termini e ovviamente Colle Oppio".

"Il sindaco Raggi, il presidente del Municipio I Alfonsi e il governo sanno che ormai la situazione è insostenibile, oggi a perdere la vita è stato un cane, la prossima volta potrebbe toccare a un essere umano. Noi vogliamo il presidio a piazza Vittorio, se non lo fanno loro, noi prima o poi chiuderemo i cancelli", è l'ultimo grido d'aiuto di Caratelli.

Intanto per sensibilizzare le istituzioni è in programma un flash-mob con le scope. All'evento aderisce anche la Federazione italiana diritti degli animali. "L'amministrazione comunale non prenda sotto gamba questa morte - esorta la presidente di FederFida, Loredana Pronio, su facebook - i parchi pubblici vanno curati. Al posto di Ziggy poteva rimetterci la vita un bambino".

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