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Porti: Del Basso De Caro, bisogna attrezzarsi per essere competitivi

10 dicembre 2014 | 13.41
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Lo ha detto Umberto Del Basso De Caro sottosegretario al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture a margine della conferenza su 'Meccanismi di finanziamento del Trans Mediterranean Transport Network'

Porti: Del Basso De Caro, bisogna attrezzarsi per essere competitivi

''E' necessario attrezzarsi per essere competitivi. Grandi possibilità all'Italia proprio per la sua posizione naturale, è una portaerei nel Mediterraneo, bisogna rafforzare le portualità, ci sono opportunità per Civitavecchia sicuramente, ma penso anche a Gioia Tauro e Taranto che sono grandi porti che non vedono arrivare le navi che potrebbero arrivare se avessero retroporti e piattaforme logistiche necessari''. Lo ha detto all'Adnkronos Umberto Del Basso De Caro sottosegretario al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture a margine della conferenza su 'Meccanismi di finanziamento del Trans Mediterranean Transport Network' in corso presso la sede dell'Autorità portuale di Civitavecchia. Un'iniziativa organizzata dall'Unione per il Mediterraneo, congiuntamente alla Commissione europea e che rientra tra le principali manifestazioni del semestre di presidenza italiano dell'Ue sulle tematiche del trasporto.

''Le navi -ha sottolineato il sottosegretario- attraversano il canale di Suez, pagando cifre consistenti 250-300 mila dollari a passaggio, preferiscono poi puntare sullo Stretto di Gibilterra e salire al Nord perchè più conveniente. Sembra assurdo guardando la cartina geografica ma è così. Noi dobbiamo sapere offrire un prodotto, un'ospitalità e una logistica -ha proseguito- che in questo momento è negata e questo va a vantaggio dei porti del Nord Europa''.

''E' in atto un processo di riforma della portualità italiana, vi è un cenno nello sblocca Italia, infatti -ha evidenziato il sottosegretario- l'art. 29 anticipa questa riforma della portualità e anticipa anche che il ministero delle Infrastrutture nei 90 giorni dalla data della conversione del decreto in legge, quindi dall'11 novembre scorso ha la possibilità di presentare un ridisegno del piano nazionale di logistica, soprattutto quella portuale e retroportuale. Vi sono porti come Civitavecchia che non ha logistica, è un porto passeggeri e quindi -ha ribadito concludendo- bisogna attrezzarsi per essere competitivi''.

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