cerca CERCA
Martedì 23 Aprile 2024
Aggiornato: 21:49
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Delitto Cogne, slitta a giugno decisione sui domiciliari ad Annamaria Franzoni

29 aprile 2014 | 15.00
LETTURA: 3 minuti

Delitto Cogne, slitta a giugno decisione sui domiciliari ad Annamaria Franzoni

Annamaria Franzoni dovrà aspettare ancora due mesi prima di sapere se potrà scontare il resto della pena ai domiciliari oppure no. Il Tribunale di sorveglianza di Bologna ha infatti chiesto ulteriori approfondimenti al termine dell'udienza di stamattina. Oltre all'integrazione della perizia presentata dal perito indicato dal Tribunale e dal consulente di parte, il giudice ha fissato la nuova udienza al prossimo 24 giugno.

"Era serena, ha ascoltato e preso atto di quello che è stato deciso dal suo giudice, che rispetta, e quindi aspetterà pazientemente anche questi approfondimenti", ha detto l'avvocato Paola Savio. A chi le domandava se la sua assistita - condannata in via definitiva a 16 anni di carcere per l'omicidio del figlio Samuele Lorenzi - nutra la speranza di poter scontare il resto della pena a casa, l'avvocato ha risposto: "E' ovvio, certo". Quanto alla richiesta di approfondimenti da parte del giudice di sorveglianza, prima di decidere se accogliere o respingere l'istanza della difesa, Savio l'ha giudicata "molto positiva".

La Franzoni, ammessa al lavoro fuori dal carcere nel laboratorio di una cooperativa sociale, è giunta in via Farini in auto poco dopo le 11 accompagnata da don Nicolini, il prete che l'ha accolta nel laboratorio di sartoria in cui la donna svolge un lavoro dal 7 ottobre scorso, avendo ottenuto il permesso dal carcere della Dozza. Con lei anche l'avvocato Savio.

"Gli aspetti che si dovranno approfondire riguardano i contenuti della perizia già depositata e della consulenza tecnica di parte che abbiamo depositato ieri, si tratta di aspetti generali che riguardano in particolare il periodo di detenzione che è stato scontato dalla signora Annamaria Franzoni a partire dal 2008", ha spiegato ai cronisti Savio.

"La perizia finora non ha messo in luce nulla che possa ricondurci a situazioni del genere". Così dal canto suo Pietro Pietrini, consulente di parte della Franzoni, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento circa la generica pericolosità sociale. "Sostenevamo e sosteniamo che la Franzoni ha un ricordo genuinamente innocente dell'accaduto quindi il fatto che si proclami innocente è coerente con quello che è il suo ricordo" ha rimarcato Pietrini, spiegando che "il problema centrale posto dal quesito non è capire se Franzoni abbia o meno un disturbo dell'adattamento, peraltro contenitore molto ampio che va valutato scientificamente, il nodo è che non si deve pensare, anche qualora dovessero emergere fattori di rilevanza clinica, che questi di per sé implichino una pericolosità sociale".

La Franzoni, che ha scontato un terzo della pena per il delitto di Samuele e ha chiesto la detenzione domiciliare prevista dalla legge in presenza di un figlio con meno di dieci anni, dal 7 ottobre scorso lavora nel laboratorio della cooperativa sociale 'Siamo qua', che ha sede nella parrocchia di S. Antonio da Padova a Bologna: si fanno borse, pochette, astucci e altri accessori. Esce la mattina dal carcere e sta fuori per quattro ore. Terminato il lavoro, si ferma a mangiare insieme alle volontarie della onlus e nel primo pomeriggio torna nel reparto femminile della Dozza dove è rinchiusa dal 21 maggio del 2008.

Le detenute sono in pratica assunte dalla cooperativa, ricevono uno stipendio e vivono a tutti gli effetti un'esperienza lavorativa reale. E' un progetto, si legge sul sito web del gruppo, che vuole dare l'opportunita' alle detenute di acquisire una nuova dimensione professionale e un lavoro dignitoso, con la speranza che questa esperienza di formazione e di lavoro possa essere sfruttata una volta tornate ad uno stato di piena liberta'.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza