
Milano, 13 mag. (Adnkronos/Ign) - "Sono non colpevole", insomma "estranea al 100 per cento". Così Patrizia Reggiani torna a parlare della morte del marito Maurizio Gucci, ucciso il 27 marzo 1995, in via Palestro a Milano, nell'atrio del palazzo dove lo stilista aveva gli uffici. Presente al Palazzo di giustizia per partecipare a un'udienza del tribunale di Sorveglianza, la vedova Gucci non si sottrae alle domande dei cronisti.
L'OMICIDIO - Frasi interrotte dal suo avvocato Danilo Buongiorno che dell'argomento preferisce che non si torni a parlare. "Dell'omicidio si è sempre detta innocente, ha rispettato e seguito il percorso riabilitativo, ha rispettato i permessi. Si colpevolizza per amicizie sbagliate che hanno rovinato la sua vita e quella delle sue figlie, questo è l'errore. Ma non è assolutamente colpevole" del delitto a cui è stata condannata in via definitiva a 26 anni.
IL CARCERE - Degli anni trascorsi in carcere, la donna dice: "Questi anni non sono stati lunghi, sono volati via. Ho letto molto, ho partecipato ai corsi di scrittura, di ricamo, giardinaggio e teatro. E poi potevo scendere in giardino e stare con i miei animaletti".