Don Pietro: "Meglio se in chiesa solo il tricolore"
Saluti romani fuori dalla basilica di San Lorenzo fuori le mura dove si è tenuta la cerimonia funebre di Stefano Delle Chiaie
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. Esponenti storici di Avanguardia Nazionale, ma anche più giovani esponenti di Forza Nuova in attesa di dare l'ultimo saluto al 'comandante' morto lunedì scorso a 82 anni.
Ad accogliere il feretro, oltre ai saluti romani, bandiere tricolore e gagliardetti di Avanguardia Nazionale. All'ingresso una corona con su scritto 'I camerati'. Sulla bara la bandiera di Avanguardia.
"Io e Stefano siamo stati amici, Carola (la compagna, ndr) lo sa. Vi invito a celebrare questo momento con la fede che abbiamo. Lo abbiamo stimato, amato e ci ha amato", ha detto il parroco all'apertura della cerimonia funebre. Intorno alla bara coperta dalle bandiere di Avanguardia Nazionale e dal tricolore con il fascio littorio, quattro esponenti di Avanguardia Nazionale con la maglietta nera e due a sorreggere i tricolori.
"Mi hai insegnato tutto, ma non a fare a meno di te", ha detto davanti alla bara la moglie Carola, unita in matrimonio al 'comandante' dallo stesso parroco che sta celebrando le esequie funebri. "Prima o poi porteranno avanti quello che sei stato" ha detto prima del picchetto sull'altare.
"Un uomo politico di grande spessore, la sua idea è ancora attuale. Stefano delle Chiaie muore, le sue idee no": così Domenico Gramazio al termine delle esequie.
Al termine della cerimonia i 'camerati' lo hanno ricordato cantando l'inno di Avanguardia Nazionale col pugno chiuso al cuore e i saluti romani.
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