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Democrats Abroad: "Boom richieste schede, con America divisa nostro voto conta"

23 ottobre 2020 | 12.07
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Nancy Fina, Italy chair dei democratici all'estero: "Noi a caccia di americani per aiutarli a votare"

Democrats Abroad:

"Quest'anno c'è stato il maggior numero di richieste di schede elettorali dall'estero mai registrato nella storia di Democrats Abroad". Lo afferma Nancy Fina, 'chair' di Democrats Abroad Italy, raccontando all'Adnkronos come "per queste elezioni che sono le più importanti della nostra vita", i democrat in Italia si stiano dando da fare al massimo per "trovare gli americani e farli votare" aiutandoli a districarsi in un sistema del voto per posta quanto mai complicato.

Nella convinzione che, con l'America spaccata, "questo può essere l'anno in cui il voto estero conta veramente tanto" nei duelli degli stati chiave, considerando che, stimano da Democrats Abroad, "l'80% del potenziale voto all'estero è per i democratici". "Chiunque ha vissuto in Italia o in altri Paesi europei ha capito cosa sia la Sanità Pubblica, ha un'altra visione della politica estera, del clima" spiega ancora Fina, ricordando come in generale il democrat all'estero è molto più a sinistra.

"Alle primarie abbiamo votato al 70% per Bernie Sanders", sottolinea avvisando che però quest'anno non sarà come il 2016 quando molti "delusi ed arrabbiati" non hanno votato per Hillary Clinton: "L'unica cosa che conta quest'anno è battere Donald Trump".

Come è noto infatti negli Stati Uniti la scheda elettorale non arriva automaticamente, come da noi, a tutti i cittadini aventi diritto, ma bisogna registrarsi all'ufficio elettorale e poi, per i residenti all'estero, richiedere la scheda elettorale e rimandarla con modalità che variano tra i 50 stati. Circa il 7% di tutti gli americani all'estero - che sono tra i 6 ed i 9 milioni- hanno votato alle scorse elezioni.

"La maggior parte della gente non vota per la pura difficoltà del sistema - spiega Fina che è una fotografa di moda che vive in Italia da 30 anni, che sta seguendo le orme del padre in passato molto attivo con Democrats Abroad - questa è la più importante elezione della nostra vita e del futuro della democrazia ci siamo dati da fare il doppio per trovare americani e farli votare".

Democrats Abroad Italy, che ha circa 5mila iscritti, ha quindi raccolto fondi per finanziare delle pubblicità su siti e social media per poter far arrivare il messaggio e l'invito al voto ai circa 70mila americani che si stima sono nel nostro Paese.

L'obiettivo è quello di far conoscere il sito www.votefromabroad.org che aiuta a registrarsi nel proprio stato ed avere quindi la scheda da rimandare - 22 Paesi la vogliono solo per posta, altri per fax elettronico ed alcuni persino online - entro scadenze che, ovviamente, variano da stato a stato. "Siete ancora in tempo a spedire le schede", ci tiene a sottolineare Fina, ricordando che alcuni hanno magari chiesto la scheda ma ancora non l'hanno spedita, e rimandando sempre al controllo del sito.

Anche perché Democrats Abroad Italy, preoccupati per i possibili tempi lunghi dell'invio attraverso la posta regolare, "con il Covid i voli tra Europa e Usa sono pochissimi", ha anche fatto una convenzione con un servizio di spedizioni privato per l'invio dei plichi. Il costo è di 36 euro ma, conclude Fina, gli elettori democratici all'estero sono così "arrabbiati" con l'attuale amministrazione che sono pronti a pagare, pur di essere sicuri che il loro voto arrivi negli Usa in tempo e "possa contare".

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