"La presidenza del Consiglio, a prescindere da ogni valutazione giuridica, ha avviato le procedure per l'esecuzione della sentenza di primo grado, in ragione della drammatica situazione dei tre orfani" di Marianna Manduca, uccisa dal marito a Palagonia (Catania) il 3 ottobre 2007. Lo ha puntualizzato in aula alla Camera il vice ministro dell'Economia Enrico Morando, rispondendo a un'interrogazione presentata dai deputati M5S Spadoni, Dadone e Colletti.
A seguito della tragica conclusione della vicenda, la Corte d'appello di Messina aveva condannato la procura di Caltagirone e stabilito che la presidenza del Consiglio dei ministri avrebbe dovuto risarcire i figli della donna con oltre 300 mila euro per danno patrimoniale. Marianna Manduca, infatti, dopo un lungo calvario di soprusi e violenze domestiche perpetrate dal marito, aveva denunciato per due volte, senza esito, il suo carnefice all'autorità giudiziaria.
Il governo, ha confermato Morando onorerà l'obbligo, "è tuttavia del pari necessario - ha aggiunto in aula a Montecitorio - che la sentenza di primo grado venga sottoposta a un ulteriore vaglio giurisdizionale, per verificare se la morte di Marianna Manduca e la situazione famigliare dei minori sia conseguenza o meno della negligenza dei magistrati della procura di Caltagirone" ai quali la donna si era rivolta.
Il vice ministro ha colto l'occasione per sollecitare il Parlamento a approvare la legge che tutela gli orfani del femminicidio e più in generale dei crimini famigliari, ferma da mesi al Senato.
"Sottolineo il cruciale rilievo e l'importanza - ha concluso Morando - che assumerebbe, anche rispetto a vicende analoghe, l'approvazione definitiva della legge già approvata dalla Camera, in favore degli orfani dei crimini domestici. Norma che mira a dare in termini generali - e a prescindere dall'esito delle inchieste giudiziarie - una risposta concreta ai bisogni dei figli delle vittime".
"La commissione Bilancio del Senato - ha infine precisato Morando - ha fornito proprio ieri il proprio parere e l'inter della legge potrà riprendere. Il governo si è impegnato quindi a garantirne l'immediata approvazione".
