Denunciò paghe da fame in un call-center. Meno di un euro l'ora, con stipendi da 92 euro al mese e tagli di intere giornate se si andava al bagno. Andrea Lumino, segretario generale di SLc Cgil Taranto, ha parlato di una realtà lavorativa che "superava di gran lunga la più macabra immaginazione". Oggi è stato aggredito e minacciato di ritorsioni, scrive la Cgil Lecce esprimendo solidarietà, proprio mentre rilasciava un'intervista televisiva. "Esprimiamo rabbia e indignazione - scrive il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, sulla loro pagina Facebook - nonché piena solidarietà al segretario della Slc tarantina, Andrea Lumino, fatto oggetto di una vergognosa aggressione" per aver reso pubbliche "forme di sfruttamento e offesa della dignità di chi lavora insostenibili e inaccettabili, che rappresentano nuove forme di caporalato". L'episodio è avvenuto intorno alle 13.45, in via Lacaita nel tarantino. "Ad Andrea esprimiamo tutta la nostra solidarietà e non faremo mancare tutto il supporto alla denuncia e a tutte la azioni volte a garantirne la tutela fisica e morale" concludono dalla Cgil Taranto. "Questa arrogante illegalità va combattuta e smantellata con determinazione" perché, conclude la NIdil Cgil, "i draghi si possono sconfiggere".