"Domattina vado dal prefetto a denunciare la manina ignota che ha fatto lavorare in nero gli operai nell'azienda di mio padre". Maurizio Crozza, durante l'ultima puntata di 'Fratelli di Crozza' in onda tutti i venerdì sul Nove, porta sul palco il ministro del Lavoro Luigi Di Maio. "Il mio turno era di 8 ore ma 7 e mezzo buone me le mangiavo per fare il cappello col giornale", dice il 'vicepremier', ricordando i tempi in cui lavorava come operaio nell'impresa del padre. Poi, facendo riferimento alla querela arrivata a Repubblica con il nome del padre del direttore del quotidiano, Crozza/Di Maio aggiunge ironico: "Se questo Luigi Aldo Moro Calabresi ha fatto lavorare in nero dei calabresi io prendo le distanze da suo padre...Aldo".