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Di Maio in Tunisia: "Per irregolari unico esito è rimpatrio"

17 agosto 2020 | 18.17
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"Le autorità tunisine e italiane devono attuare campagne di sensibilizzazione sui rischi insiti nell'immigrazione irregolare", dice il ministro degli Esteri. La ministra dell'Interno Lamorgese: "Pressione su Sicilia e Lampedusa, difficoltà aggravata da Covid". Dal Viminale 11 milioni alla Tunisia per il controllo delle frontiere

(Afp)
(Afp)

L'Italia "è pronta a prestare" alla Tunisia "tutta l'assitenza tecnica che serve" per il contrasto all'immigrazione clandestina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in missione a Tunisi insieme al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e ai commissari europei agli Affari Interni, Ylva Johansson e per l’Allargamento e il Vicinato, Olivér Varhelyi.

"Intendiamo proporre un grande patto per la gioventù tunisina, un piano integrato con un focus particolare sui giovani, ma il partenariato è un atto che viene portato avanti da due parti. Ci aspettiamo per questo piena collaborazione e risultati rapidi da parte della Tunisia anche sul piano del contrasto all'immigrazione" annuncia Di Maio, dopo aver incontrato il presidente tunisino Kais Saied.

Dal Viminale 11 milioni alla Tunisia per il controllo delle frontiere

"Chi arriva in Italia in maniera irregolare non potrà usufruire di alcuna opportunità di regolarizzazione. L'unico esito è il rimpatrio", sottolinea ancora il ministro degli Esteri. "Un altro elemento determinante nella prevenzione dei flussi - ha detto Di Maio - è la diffusione di corrette informazioni". Per questo, ha aggiunto, "credo che le autorità tunisine e italiane, insieme alle istituzioni europee, debbano attuare campagne di sensibilizzazione comuni sui rischi insiti nell'immigrazione irregolare, portata avanti da uomini senza scrupoli e - ha sottolineato il ministro - destinata a concludersi, nella migliore delle ipotesi, col rimpatrio".

Lamorgese - ''L'Italia è sempre in prima linea nel sostenere la Tunisia con azioni concrete" ha detto la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese "ma per contrastare il traffico di migranti serve uno sforzo in più perché la pressione esercitata sul nostro Paese, in particolare sull'isola di Lampedusa e sulla Sicilia, crea una situazione di seria difficoltà aggravata dall'emergenza sanitaria Covid 19''. ''La presenza a Tunisi anche dei commissari europei Johansson e Varhelyi a testimonia come l'Unione europea sia in questo momento accanto all'Italia per sostenere un intervento economicamente strutturato, e non solo securitario, con il fine di contenere l'immigrazione irregolare in direzione dell'Italia è quindi verso l'Europa''. ''Con questo spirito di collaborazione e di rispetto reciproco abbiamo confermato al presidente della Repubblica Saied e al capo del governo incaricato, Hichem Mechichi, che in questo momento di grave crisi economica la Tunisia non è sola. Può contare sull'Italia e sull'Europa che però si aspettano dalla Tunisia il massimo degli sforzi per contrastare il traffico dei migranti alle frontiere esterne dell'Unione europea''.

Ue: "Dieci milioni di euro alla Tunisia" - "Sono lieto di annunciare" che dalla Commissione europea arriveranno alla Tunisia "10 milioni di euro per la gestione dei confini", così su Twitter il commissario all'Allargamento Olivér Varhelyi. "Lavoreremo su prosperità, crescita e occupazione in Tunisia - ha assicurato - costruendo un ambiente attraente per le imprese".

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