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Di Maio: "Turchia si fermi subito"

15 ottobre 2019 | 11.07
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Il ministro degli Esteri ribadisce che "nelle prossime ore formalizzeremo tutti gli atti per bloccare le esportazioni di armi alla Turchia" e sarà "aperta un'istruttoria per i contratti in essere"

(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP

"Il bilancio delle vittime" dell'azione unilaterale della Turchia in Siria "è già drammatico e inaccettabile, con centinaia di morti ed effetti devastanti sul piano umanitario". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in un'informativa alla Camera sulla Siria denunciando "il brutale assassinio di Hevrin Khalaf", l'attivista curda uccisa sabato.

"La Turchia è il solo responsabile dell'escalation e deve sospendere immediatamente le operazioni militari". Sono questi i "due messaggi fondamentali sui quali abbiamo lavorato attivamente" ieri a Lussemburgo, durante la riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue, secondo quanto detto dal titolare della Farnesina ribadendo che l'Italia non crede che "debba essere militare la risposta alla crisi siriana" e sottolineando che "la storia ci ricorda come l'intervento militare abbia finito per alimentare ulteriori destabilizzazioni in favore di un successivo riassestamento locale della minaccia: gli scenari libico e iracheno ne sono la palese testimonianza". La convinzione del governo italiano, ha insistito il titolare della Farnesina, è che "si possa trovare una composizione stabile e duratura solo attraverso la diplomazia ed il dialogo politico: bisogna lavorare per mettere in campo ogni possibile strumento diplomatico per fermare l'azione della Turchia". E, in vista del vertice europeo di giovedì e venerdì dal quale si attende "un segnale tangibile", l'Italia "non farà mancare il proprio attivismo e contributo".

E dopo aver espresso "profonda gratitudine" dell'Italia ai curdi siriani per la loro lotta all'Isis ("La minaccia di Daesh - ha ammonito - resta gravissima e concreta"), ha ricordato come "con la Turchia siamo legati dal vincolo dell'Alleanza atlantica, ma ciò non toglie che l'Italia debba immediatamente condannare l'avvio dell'operazione militare" da parte della Turchia, "sia in ragione del prezzo umanitario di tale intervento che riteniamo inammissibile, sia in ragione del rischio che possa pregiudicare gli sforzi anti Daesh cui l'Italia ha dato il suo contributo". "E' grazie al contributo determinante delle forze curde - ha riconosciuto il titolare della Farnesina - che si è riusciti a eliminare della minaccia territoriale" del califfato, "i risultati della coalizione anti Daesh non sarebbero mai stati raggiunti senza il contributo dei curdi siriani, ai quali va il nostro ringraziamento e la nostra profonda gratitudine". Il ministro ha quindi ribadito che l'offensiva turca "rischia di vanificare quanto fin qui acquisito, intaccando la capacità delle forze curde di sorvegliare le strutture in cui sono detenuti migliaia di foreign fighters, creando terreno fertile per una recrudescenza del fenomeno terroristico".

In ogni caso "nelle prossime ore formalizzeremo tutti gli atti per bloccare le esportazioni di armi alla Turchia. E sarà inoltre "aperta un'istruttoria per i contratti in essere": "In questo senso ribadisco la mia ferma intenzione di esercitare pienamente tutti i poteri che ci conferisce la legge".

"E' significativa - ha detto ancora Di Maio - la presa di posizione del nostro Parlamento, che ha deciso, d'intesa con il Parlamento europeo, di annullare la partecipazione ai lavori dell'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo prevista a Istanbul a partire da giovedì 17".

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