cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 17:30
10 ultim'ora BREAKING NEWS

"Whirlpool faccia un passo indietro"

12 giugno 2019 | 19.18
LETTURA: 4 minuti

Dopo l'ultimatum di Di Maio il Gruppo dà due assicurazioni: che non chiuderà il sito e che non si disimpegnerà da Napoli. Ma al momento, come spiegano i sindacati, le conferme sono tutte da verificare. La rabbia degli operai davanti al ministero (VIDEO)

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Ci vuole meno di un'ora al vicepremier Luigi Di Maio per ottenere da Whirlpool due rassicurazioni: che non chiuderà il sito e che non si disimpegnerà da Napoli. Ma al momento, come spiegano i sindacati al termine del nuovo incontro al Mise preceduto, ieri, da una raffica di ultimatum da parte del ministro dello Sviluppo economico, si tratta solo di uno spiraglio, di conferme tutte da verificare e perciò al momento del tutto insoddisfacenti. Si comincerà comunque già da lunedì prossimo , ma per alcuni non prima di giovedì, quando, come spiega l'azienda lasciando il Mise, Whirlpool comincerà a lavorare a una proposta alternativa a quella della cessione del sito di Napoli fino ad oggi indicata come l'unica strada per fronteggiare una crisi produttiva. Non si capisce al momento, non lo capiscono Fim Fiom e Uilm, quale potrà essere il percorso, considerato che nel corso dell'incontro fonti sindacali avevano riferito che la multinazionale, prima di aprire alle richieste del governo, aveva dato una disponibilità al confronto ma aveva anche ammesso il fatto di "non essere in condizione di trovare una soluzione".

La rabbia degli operai davanti al ministero (VIDEO)

Una ammissione di difficoltà che aveva fatto nuovamente innervosire Di Maio che aveva già sollecitato risposte chiare: "Se non avete soluzioni perché non avete chiesto il rinvio del tavolo? Non c'è tempo da perdere, serve il rispetto dei lavoratori", aveva incalzato il vicepremier che da lì' a poco incassa la conferma di Whirlpool, già annunciata ieri nella nota di commento alla revoca di 15 milioni di fondi pubblici, a non chiudere il sito di Napoli a cui però si associa la garanzia a non procedere a un disimpegno dallo stabilimento campano.

Una linea che la stessa Whirlpool annuncia poi in una nota ufficiale. "L'azienda si rende disponibile da subito e si impegna, come priorità immediata, a procedere con le discussioni con tutti i soggetti coinvolti al fine di definire i dettagli della soluzione per il sito di Napoli e le sue persone. E la soluzione avrà l'obiettivo di garantire la continuità industriale allo stabilimento e i massimi livelli occupazionali, al fine di creare le condizioni per un futuro sostenibile del sito napoletano", si legge. Freddi e guardinghi i sindacati. "Oggi siamo finalmente riusciti a riaprire uno spiraglio di dialogo con Whirlpool, sulla base di un presupposto: che l'azienda non si disimpegni da Napoli. Tuttavia sappiamo che non sarà facile passare da una dichiarazione aziendale generica di disponibilità a trovare una soluzione alla risoluzione effettiva della vertenza. Chiediamo che il confronto parta da un'analisi della situazione industriale e delle possibili misure che potrebbero essere in grado di sostenere un rilancio dello stabilimento di Napoli", chiede infatti Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm al termine dell'incontro avvertendo: "Se la multinazionale continuasse a trincerarsi dietro formule retoriche senza addivenire a un confronto reale, significherebbe che sta giocando al gatto col topo con i lavoratori italiani e che sta precostituendo un alibi per adottare azioni unilaterali. In quel caso se ne assumerebbe le responsabilità".

Critica anche la Fiom. "L'azienda ha avuto il coraggio di sedersi al tavolo e dire che con i provvedimenti presi da Di Maio doveva rivalutare ammortizzatori sociali e investimenti in tutto il paese ma di fronte a un muro compatto ha detto che accettava i presupposti e si sarebbe presentata la prossima settimana, entro 4 giorni per illustrarci le sue proposte. Siccome sono inaffidabili questo è l'ultimo tempo che gli diamo per dimostrarci la loro affidabilità", ammonisce il segretario nazionale Fiom Barbara Tibaldi mentre la Fim parla di risposte insufficienti. "Non possiamo certamente dire che l'incontro odierno sia stato soddisfacente. Ci sono delle aperture ma è tutto da verificare sulla base della proposta che arriverà e delle garanzie che verranno date. Al momento nessuno, né l'azienda né tanto meno il Ministro ci hanno fornito garanzie sulla continuità della missione produttiva per il sito di Napoli", commenta il segretario nazionale Alessandra Damiani.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza