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Di Meglio (Gilda): "L'autonomia è un attentato alla scuola pubblica"

03 dicembre 2022 | 14.48
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Rino Di Meglio (Gilda)
Rino Di Meglio (Gilda)

“Un attentato alla scuola pubblica statale voluta dai nostri padri costituenti”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti, commenta il progetto di Autonomia differenziata caldeggiato dal ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. Il ddl, ancora in fase di “appunti di lavoro”, è stato presentato il 17 novembre alla Conferenza Stato-Regioni e continua ad essere al centro dello scontro politico.

“Soltanto la scuola pubblica statale può garantire il pluralismo tra visioni e posizioni diverse. Sono in atto pericolose tendenze disgregatrici e la scuola pubblica statale rappresenta un caposaldo dell’unità nazionale”, sottolinea il numero uno della Federazione Gilda-Unams.

Per Di Meglio “la regionalizzazione rischia di aprire ancora di più la strada ai soggetti privati, interessati a investire nel settore dell’istruzione, e di moltiplicare i centri di costo, provocando quindi un aumento della spesa pubblica, come dimostra l’esperienza della sanità”.

“La regionalizzazione del sistema dell’istruzione è una questione estremamente delicata e non può essere affrontata con semplici accordi tra Stato e Regioni che poi vengono votati a scatola chiusa dal Parlamento e diventano legge. Un processo di trasformazione di tale portata deve passare attraverso un confronto aperto e coinvolgere tutti i soggetti interessati”, avverte il coordinatore della Gilda.

“L’istruzione, in particolare modo quella della scuola dell’obbligo, è un diritto fondamentale che va garantito in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. Dalle Alpi alla Sicilia, tutte le cittadine e tutti i cittadini devono poter godere degli stessi diritti di cittadinanza e delle stesse pari opportunità di formazione. Una condizione che la regionalizzazione, così come è stata concepita, mette a repentaglio, rischiando di creare un’Italia di serie A e un’Italia di serie B”. Per Di Meglio è dunque “fondamentale sostenere la campagna in difesa del carattere unitario e nazionale del sistema pubblico di istruzione e per evitare la frammentazione dei diritti e l’ampliamento delle disuguaglianze e dei divari territoriali”.

La Gilda lancia dunque “un appello a tutti gli italiani affinché partecipino alla raccolta firme per la legge costituzionale di iniziativa popolare, promossa dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale assieme alla Federazione Gilda-Unams, la Flcgil e la Uil Scuola, con cui chiediamo la modifica degli articoli 116 (comma 3) e 117 (commi 1, 2, 3) della Costituzione”. E’ possibile sottoscrivere la proposta attraverso una piattaforma digitale, collegandosi al link https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC muniti di Spid.

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