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Diana Bracco dona sua imbarcazione storica a Istituto Tecnico Nautico Imperia

26 giugno 2021 | 19.56
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'Beatrice' sarà la nave scuola della prossima generazione di professionisti della navigazione

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

Il futuro? Si impara anche su una nave scuola. Per questo Diana Bracco, presidente e amministratore delegato del gruppo Bracco, ha deciso di dare una nuova vita al 'Beatrice', l'imbarcazione storica di cui lei e il marito -l'imprenditore Roberto De Silva, scomparso nel 2012- sono stati gli ultimi proprietari. La splendida imbarcazione a vela di 15 metri, costruita nel 1963 dal cantiere Sangermani, viene oggi donata all'Istituto Tecnico Nautico Andrea Doria e al Comune di Imperia perché diventi la nave scuola della prossima generazione di professionisti della navigazione.

La cerimonia, con alzabandiera, è in programma il prossimo 15 luglio, giorno in cui sarà presentato 'L'importante è andare per mare', libro scritto da Fabio Pozzo, con immagini di Carlo Borlenghi, che racconta la storia dell'imbarcazione e di un'intera famiglia. "Mi emoziona molto -dice Diana Bracco a 'Io Donna', il femminile del Corriere della Sera- l'idea di dare al Beatrice questa seconda vita, come nave scuola per le esercitazioni pratiche dei ragazzi. Mi piace che il Beatrice consentirà a molti ragazzi di seguire i progetti di scuola-lavoro, a cui credo molto, perché misurare sul campo le abilità è una palestra cruciale. La vita a bordo richiede competenze teoriche, espresse anche con la sapienza delle braccia, del corpo".

A eseguire il restauro sono stati proprio i ragazzi. "Hanno lavorato moltissimo, seguiti in maniera magistrale da grandi professionisti del restauro", dice.

Da Diana Bracco un forte richiamo alla necessità di uno sviluppo sostenibile. "Per il Gruppo Bracco -osserva- la sostenibilità è un valore essenziale sia nelle decisioni strategiche sia nelle attività di ricerca e produzione: rispettare l'ambiente con cicli produttivi all'avanguardia e sicuri, ridurre al minimo gli impatti sulla biodiversità, limitare gli scarti, investire in modo continuo in ricerca e innovazione è stato per noi una carta vincente".

"Noi siamo convinti che oggi l'unico modo di fare impresa sia quello sostenibile, ovvero quello che coniuga crescita economia, occupazione e benessere, l'unico che offre un futuro alle nuove generazioni: un'azienda che non nasce con questa direttrice non è più pensabile. Ma la sostenibilità chiama in causa tutti, aziende, istituzioni, cittadini".

Per Diana Bracco il mare "è l'immensità, quando è calmo è la pace. Quando andavo in barca con mio marito dimenticavamo le fatiche del lavoro. Per noi era una seconda casa: mi dava gioie incredibili ed era una grande fonte di avventura. Finché la tecnologia non ha permesso di raggiungerci anche lì, attraverso i cellulari, abbiamo vissuto in una dimensione di assoluta pace".

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