Qualche dritta per far valere i propri diritti sul fronte finanziario. Come capire quanto ci costa il nostro conto e dove porre attenzione per evitare di spendere di più. Nel nostro Paese quattro correntisti su dieci usano l'home banking
Sono trentotto milioni i conti correnti in Italia. Mario Bortoletto nel suo libro 'Contro gli abusi delle banche' offre qualche dritta per difendere i propri risparmi.
1) A differenza della tradizionale mattonella, il conto corrente ha un costo che spesso dimentichiamo. Per scoprirlo basta leggere l'indicatore sintetico di costo, l'Isc, nell'estratto conto di dicembre o richiederlo al proprio istituto di credito.
2) Non essere troppo disinvolti nelle operazioni, prelievo o bonifico, fatte in altre istituti, che possono arrivare a costare dai un euro e mezzo a sei, sette, anche otto euro.
3) Chiedete a un commercialista una perizia, l'analisi econometrica, che serve ad avere un'analisi dettagliata del proprio conto
4) Carte di credito, delizia e mania. Attenzione perché costano, possono arrivare a una trentina di euro
5) Farsi stampare la lista dei movimenti allo sportello può essere costoso, fino a 2,50 euro, meglio usare lo sportello automatico
6) Trattare con la banca ricordando di avere anche un minimo potere contrattuale. A loro non conviene perdere un cliente
7) A pesare di più sui conti è la Commissione di istruttoria veloce, la Civ, che sostituisce la commissione di massimo scoperto. E' una tassa fissa che scatta quando si va in rosso o si sconfina e può essere molto salata. Paradossalmente è meglio chiedere un prestito
8) Evitare assolutamente di andare in rosso senza fido, quando si può, o sforarlo, perché altrimenti si aggiungerà al tasso passivo anche la commissione d'istruttoria veloce
9) Fare bene attenzione a tutte le spese aggiuntive che potrebbero non essere sempre legittime
10) Chiedere a un consulente di ricalcolare gli interessi in base alla valuta effettiva e non a quella bancaria
Nel nostro Paese quattro correntisti su dieci usano l'home banking