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IL SOMMELIER CONSIGLIA

Dieci vini veneti da assaggiare quest’anno

12 aprile 2023 | 11.00
LETTURA: 3 minuti

Lui è un romantico del vino. Si chiama Matteo Bressan e da quattordici anni è il sommelier del Ristorante La Peca di Lonigo, due stelle Michelin. Non ama gli abbinamenti preconfezionati, le mode, i confini e le categorie. “Non esiste il vino giusto in assoluto - spiega - quindi mi limiterò a raccontarvi quello che ho avuto modo di vivere sulla mia pelle. Vi trasporterò dentro la mia esperienza”.

E noi lo seguiamo molto volentieri…

Le colline del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, photo crediti Arcangelo Piai
Le colline del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, photo crediti Arcangelo Piai

1920 Spumante Metodo Classico, Bellaguardia

I castelli della Bellaguardia e della Villa, meglio noti come castelli di Giulietta e Romeo, sono posti l’uno di fronte all’altro sul colle di Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza, e sembra che si guardino. Proprio qui Marco Caltran, insieme ad Alberto e Isidoro Maccagnan, ha dato vita alla cantina Bellaguardia, dedicata esclusivamente alle bollicine metodo classico. Negli anni Venti del Novecento le sorelle Strobele producevano qui il loro celebre “champagne dei castelli”. Proprio a questa grande tradizione spumantistica è dedicato 1920, le cui uve, 100% Pinot Bianco, provengono dal vigneto Belvedere, arrampicato sul versante sud della collina del castello della Ballaguardia. Sotto al vigneto si nascondono delle cave di pietra, da cui attinse anche Andrea Palladio. È in queste grotte immense e immensamente silenziose che affinano gli spumanti della cantina. Le cuvée originali riposano nei punti più profondi, 25 metri sotto il livello del suolo. “Non voglio appesantire questa poesia con dei tecnicismi. Di questo spumante dico solo che è un grande metodo classico che sta più di trenta mesi sui lieviti ed è contraddistinto da una bellissima mineralità. A voi il sorso”.

Cuvée dei Vignato Spumante Metodo Classico, Davide Vignato

Gambellara è un paesino della provincia di Vicenza, adagiato ai piedi dei Monti Lessini. Le colonne laviche formate dal Monte San Marco, vulcano oggi spento, hanno dato origine a un grande giacimento di basalti neri che caratterizzano quest’area produttiva. I vigneti dell’azienda agricola Davide Vignato affondano le radici in questo suolo particolare. Davide Vignato, da cui prende il nome l’azienda, ha imparato il mestiere da suo padre Gian Domenico e oggi produce vini naturali, il più possibile rispettosi della terra e della natura.

“La Cuvée dei Vignato - spiega Matteo - uno spumante Metodo Classico che unisce le due anime dell’azienda: la Durella, vitigno autoctono che Gian Domenico ha sempre coltivato e lo Chardonnay introdotto da Davide.

Amo molto Gambellara per le caratteristiche particolari che il suolo basaltico regala ai vini. La Durella è un’uva contraddistinta da una grande acidità, ma gli spumanti di questa zona presentano complessità quasi ossidative. La Cuvée dei Vignato è una bollicina molto fine, elegante, con una bellissima acidità.
Leggi tutti i consigli di Matteo Bressan su Vendemmie.
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