"Il nuovo contesto strategico e le pressanti esigenze di contenimento della spesa pubblica impongono di ripensare e riorganizzare profondamente, sulla base di principi fortemente innovativi, la struttura e le capacità dello strumento militare nazionale, che ancora risentono di schemi concettuali riconducibili al periodo della Guerra Fredda". E' quanto e' emerso dalla riunione del Consiglio supremo di Difesa, presieduto da Giorgio Napolitano.
In ogni caso, il ruolo delle Forze Armate conserva intatta la sua importanza: "l'esame del contesto strategico di riferimento, l'instabilità diffusa e le incertezze politiche che lo caratterizzano, i recenti eventi conflittuali e le situazioni di crisi a ridosso del Mediterraneo, ormai divenuto bacino di gravitazione primario di rischi e minacce, confermano -si legge infatti nella nota diffusa dal Quirinale al termine della riunione- la fondamentale importanza per la sicurezza e la prosperità dell'Italia delle funzioni di prevenzione, dissuasione e stabilizzazione che le Forze Armate sono chiamate a svolgere nel contesto della Comunità internazionale e, in primo luogo, dell'Unione europea".