"Sel voterà contro la fiducia e contro il decreto missioni internazionali". Lo afferma il responsabile Esteri della segreteria nazionale di Sel, Arturo Scotto. "Non è responsabilità dell'opposizione -continua l'esponente di Sel- se il decreto scade fra pochi giorni, è eslusivamente responsabilità della maggioranza che, nel frattempo, ha prodotto una crisi di governo, un cambio di governo e un'accelerazione impropria sulla legge elettorale. Apprezziamo lo sforzo fatto di dividere il decreto-legge in articoli e vogliamo rivendicare a noi, è quello che abbiamo chiesto, questo risultato ma non ci basta, non è sufficiente".
"Cambiano i governi, i presidenti e i ministri ma la straordinaria continuità nelle scelte di politica estera e di difesa degli ultimi vent'anni credo sia davanti agli occhi di tutti. Eppure in materia di missioni internazionali ci sarebbe veramente tanto da cambiare, da innovare, persino da rottamare. L'idea che la politica estera si fa esclusivamente con le armi è sbagliata. Può e deve esistere una via pacifica, che promuova la dimensione dei diritti e dello sviluppo".
"Questa via si chiama cooperazione, corpi civili di pace, azioni concrete per la ricostruzione dei territori feriti e lacerati dalla guerra. È una scelta, conclude l'on. Scotto, che anche questo Governo, come gli altri, non è in grado di compiere. È la scelta più coerente con la nostra Costituzione repubblicana. È la scelta coerente della pace e del disarmo", conclude l'esponente di Sel.