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Digitale, Avenia: "Il governo faccia qualcosa di straordinario"

23 febbraio 2021 | 12.41
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Il presidente di Confindustria Digitale sul Pnrr: "Siamo certi che esistono tutte le capacità e competenze necessarie per riformularlo nei tempi giusti"

Cesare Avenia, presidente Confindustria Digitale (Foto Confindustria Digitale)
Cesare Avenia, presidente Confindustria Digitale (Foto Confindustria Digitale)

"Il governo faccia qualcosa di straordinario" sulla Trasformazione Digitale. A scandirlo è stato Cesare Avenia, presidente di Confindustria Digitale, in occasione dell’audizione di presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato. "Siamo certi che esistono tutte le capacità e competenze necessarie per riformulare oggi il Pnrr nei tempi giusti, assumendo come base il lavoro svolto dal precedente governo e come riferimento strategico integrativo il Piano Colao" ha osservato Avenia. "Le riforme strutturali, permeate trasversalmente dall’impiego massiccio e competente dell’innovazione digitale, devono diventare il capitolo centrale del Pnrr per consentirgli di essere veramente il Piano Marshall del XXI secolo, cambiando profondamente il funzionamento del Paese e aprendo nuovi percorsi di crescita in chiave sostenibile" ha detto il presidente di Confindustria Digitale. Avenia ha quindi ricordato che "a settembre avevo lanciato, anche come una provocazione, la proposta di istituire un Alto commissariato del digitale: non sta a noi dire cosa fare e spetta alla politica e al governo la decisione, ma serve qualcosa di straordinario, una riforma quanto più ampia e orchestrata possibile, con strutture, bracci tecnici in costante dialogo fra loro e con il ministero della Trasformazione Digitale. Questo noi ci aspettiamo ed è chiaro che, se sono coinvolti tutti i ministeri trasversalmente implicati nei vari progetti, è proprio quello che noi auspichiamo".

Avenia ha poi spiegato così il suo pensiero: "Noi abbiamo da spendere molti soldi ed è sbagliato che il digitale sia coinvolto solo per i 40 miliardi previsti nel Pnnr" perché "qualunque spesa dovremo fare nelle varie mission, dovremo farlo utilizzando le nuove tecnologie: il digitale e le nuove tecnologie abilitanti". "Penso -ha osservato il numero uno di Confindustria Digitale- alle tecnologie che potranno essere utilizzate per la sostenibilità, perché gli obiettivi Onu saranno raggiungibili solo se faremo un ampio utilizzo delle nuove tecnologie" ma "il rischio è che ci possa essere un utilizzo non uniforme".

Nel Pnrr, ha evidenziato ancora Cesare Avenia, la "digitalizzazione sia organica alle riforme strutturali per creare il nuovo sistema operativo del Paese". "I processi di trasformazione digitale vanno collegati all’azione riformatrice di Pa, istruzione, giustizia, sanità o mercato del lavoro per poter cambiare profondamente i meccanismi di funzionamento del Paese e aprire nuovi percorsi di crescita in chiave sostenibile" ha detto Avenia sottolineando il ruolo 'strategico' della Pubblica amministrazione nei processi di riforma del Paese. "Noi -ha argomentato Avenia- vorremmo una Pa più moderna" perché solo così ci ritroveremo un'accelerazione del Paese" reale. E per moderna, ha sottolineato ancora il presidente di Confindustria Digitale, "intendiamo anche in termini di approccio culturale, vorremmo avere alla fine di questo processo ciò che serve ai cittadini: una Pa più focalizzata sui processi e meno sulle norme".

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