Roma, 19 feb. - (Ign) - Audaci verità (o colossali bugie?), confidenze, riflessioni, sfoghi: tutto social e in totale anonimato. Secret, la nuova applicazione per iPhone, che già il nome indica la sua finalità, a un paio di settimane dal suo debutto nell'Apple Store è già diventata una mania. Soprattutto lì dove è nata, ovvero a Silicon Valley. La stampa americana parla di scottanti pettogolezzi o segreti aziendali che circolano su questa sorta di social network in maschera, benché sia solo un'applicazione al suo esordio. Un successo che tradotto in cifre vale già 1,5 milioni di dollari raccolti da investitori come Google Ventures, Kleiner Perkins e Index Ventures.
I co-fondatori dell'app sono David Byttow e Chrys Bader. Hanno lanciato il loro progetto con l'intento, si legge su Usa Today, di fornire uno spazio libero "dove le persone si possano sentire sicure di rivelare quello che stanno pensando veramente, senza il timore di essere giudicati". Essere se stessi, è in sostanza la filosofia dell'applicazione che permette di inviare messaggi (anche immagini) in forma totalmente anonima. I destinatari sono gli amici e amici degli amici: l'app sfrutta l'elenco dei contatti sull'iPhone, necessariamente superiore a tre, a maggiore garanzia di anonimato. Insomma, chi non riesce a 'dirlo pubblicamente' mettendoci la faccia ha, attraverso questa piattaforma, la possibilità di confessare l'incoffessabile. Quel che conta è il segreto, non chi lo dice.
Tra gossip spicciolo, rivelazioni di tradimenti e aperte dichiarazioni di omosessualità, gli americani pare abbiano apprezzato, visto il successo che sta riscuotendo l'app a San Francisco. E chissà che non diventi un'ossessione anche in Italia. Se non altro il barone Fefè Cefalù (alias Marcello Mastroianni nel film 'Divorzio all'italiana') ci avrebbe scommesso e puntato sopra per attuare il suo piano. Ricordate le sue parole? "La lettera anonima è una forma di prezioso artigianato, si comincia da bambini con i fogli di quaderno, fino ad arrivare a esemplari pregiati, vergati da mani maestre".
