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Lo studio

D'inverno le giornate più corte scatenano l'aggressività

18 novembre 2015 | 11.38
LETTURA: 3 minuti

 (foto di Frank Scherbarth)
(foto di Frank Scherbarth)

Le brevi giornate invernali, in cui fa buio prima, scatenano l'aggressività. Un meccanismo che, in passato, poteva conferire un vantaggio nei periodi in cui il cibo era più scarso. Ora però scopriamo che a far scattare maschi e femmine è un 'interruttore' ormonale differente. Da uno studio condotto sui criceti, infatti, emerge che l''effetto inverno' per le femmine sarebbe collegato a un meccanismo ormonale del tutto peculiare. Il lavoro, che chiarisce alcuni aspetti del legame tra ormoni sessuali e aggressività, potrebbe contribuire a progressi nel trattamento di questa forma di violenza negli esseri umani. Lo studio è pubblicato su 'Proceedings of the Royal Academy B' ed è firmato da ricercatori dell'Indiana University.

"I risultati - spiega Nikki Rendon, prima autrice dello studio - mostrano per la prima volta che la melatonina agisce direttamente sulle ghiandole adrenaliniche nelle femmine per accendere un interruttore dell'aggressività stagionale'" che, a cascata, attiva una serie di ormoni chiave. Un meccanismo del tutto "diverso da quello che agisce nei maschi". Il lavoro è condotto da scienziati del team di Gregory Demas, docente di biologia all'IU, che ha scoperto per la prima volta il legame tra le giornate più corte tipiche della stagione fredda e l'aggressività negli animali.

Il team ha esposto dei roditori altamente territoriali come i criceti a un inverno simulato, valutandone poi le reazioni in situazioni in cui un esemplare era percepito come un intruso. Così hanno potuto registrare tutti i cambiamenti legati all'effetto inverno nelle femmine, 'fotografandone' le reazioni fisiche e ormonali. E confrontandole con quelle di compagne che non erano state sottoposte all'effetto inverno.

"Appare sempre più chiaro che gli ormoni sessuali giocano un ruolo importante nel controllare l'aggressività in maschi e femmine. Ma le femmine, umane e non, sono molto poco studiate nella scienza. Conducendo questa ricerca proprio sulle femmine - conclude Rendon - stiamo contribuendo a comprendere gli effetti degli ormoni sul comportamento sociale, in un campo attualmente dominato da discussioni sul testosterone che regola l'aggressività nei maschi".

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