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Dio e armi o Dio e cucina, l'istruzione sessista sotto l'Is

05 ottobre 2015 | 14.50
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(Xinhua)
(Xinhua)

Via materie come musica, arte e geografia. Largo spazio all'indottrinamento, con una religione radicalizzata per i fini che si propone lo Stato Islamico (Is). E' la nuova scuola pensata dai jihadisti di Abu Bakr al-Baghdadi, che, dopo aver chiuso molti istituti pubblici nei territori sotto il loro dominio, li hanno riaperti con docenti ad hoc e un piano formativo che rispecchia un'interpretazione radicale dell'Islam. Il risultato è che le scuole dell'Is vengono principalmente frequentate dai figli dei combattenti stranieri, mentre i giovani locali ne restano fuori. Anche se l'Is sta cercando di attirare più iscritti possibili, creando anche un 'Daesh bus', ovvero un vecchio autobus bianco con il quale i miliziani girano per città e villaggi. L'offerta è quella dei cartoni animati, la realtà è la proposta di una versione radicale dell'Islam e la distribuzione di opuscoli da consegnare ai genitori.

"L'obiettivo del sistema educativo è quello di indottrinare i bambini", ha detto Peter Neumann, direttore del Centro Internazionale per lo Studio sulla radicalizzazione e la violenza politica al King's College di Londra. "Ogni movimento totalitario, com'è stato il nazismo o altri, pone molta enfasi sull'indottrinamento dei giovani e alleva una nuova generazione per creare la società che vogliono", ha aggiunto.

"Questo è molto pericoloso, il nostro paese sta per andare indietro di 20 anni", ha detto Hadadi, un giovane laureato siriano che aveva iniziato a insegnare prima dell'arrivo dell'Is e della chiusura della 'sua' scuola. "Non solo i nostri bambini non saranno istruiti, ma saranno costretti sulla strada sbagliata. La cultura è in via di estinzione", ha detto, affermando che invece di imparare a leggere e scrivere, i ragazzi stanno imparando a combattere. In una serie di interviste condotte dal Washington Post emerge che i militanti hanno campi di addestramento in stile militare per i ragazzi, soprattutto adolescenti, ma anche bambini di 7 anni di età. Molti figli di sunniti iracheni si sono iscritti alle scuole dell'Is per la rabbia nei confronti del governo centrale sciita, che vedono legato all'Iran.

Per quanto riguarda l'istruzione delle ragazze, per lo Stato islamico non ha un gran valore. Secondo quanto si legge nel manifesto 'Le donne dello Stato Islamico', redatto dalla brigata femminile Khanssaa, le donne occidentali vengono disprezzate perché studiano "scienze mondane senza valore... Studiano le cellule cerebrali di corvi, granelli di sabbia e le arterie del pesce!". Il documento sottolinea che le donne non possono adempiere al loro ruolo di mogli e madri se sono "analfabeti o ignoranti", ma afferma che l'istruzione femminile dovrebbe durare dall'età di 7 anni fino ai 15 e concentrarsi sulla religione e su "abilità come il tessile e la maglieria, la cucina".

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