L'aggressore è un 25enne afghano ed è stato fermato dalla polizia dopo aver colpito il cuoco e anche un addetto alla sicurezza. Nessuno dei due è grave. E' successo intorno alle 16. Il patron della catena: "Inspiegabile, si è sempre comportato benissimo".
Uno chef è stato accoltellato oggi pomeriggio intorno alle 16 nei locali di Eataly da un altro dipendente, a Roma. L'aggressore, un 25enne afghano, è stato fermato dalla polizia e portato in commissariato e al momento la sua posizione è al vaglio degli investigatori. L'aggressione, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe avvenuta al culmine di una lite.
L'afghano, dopo aver afferrato un coltello da cucina, ha colpito il cuoco, un italiano, a un braccio. Anche un addetto alla sicurezza del locale, intervenuto per fermare l'aggresore, è stato ferito, più lievemente, a un braccio. Sul posto, dopo una chiamata al 113, è intervenuta la polizia, che ha bloccato il 25enne. Lo chef è stato ricoverato all'ospedale San Giovanni in condizioni non gravi, l'addetto alla sicurezza è stato portato al San Camillo.
Il racconto di Farinetti - "Quando è avvenuta l'aggressione, io mi trovavo al terzo piano, ho sentito delle urla, lo chef gridava 'aiuto, mi ammazza'". Così, all'Adnkronos, Oscar Farinetti, patron di Eataly. "Mi sono precipitato al primo piano - aggiunge Farinetti - ma quando sono arrivato il giovane era già stato immobilizzato e altri dipendenti stavano soccorrendo lo chef".
Un bravo dipendente, che "si è sempre comportato benissimo", racconta ancora Farinetti che parla di "un gesto inspiegabile", avvenuto apparentemente senza motivi e "senza nessun litigio". "La cosa incredibile è che questo ragazzo si è sempre dimostrato molto bravo sul lavoro, era serio, non si è mai assentato. Il suo contratto sarebbe scaduto a dicembre ma sarebbe stato confermato a tempo indeterminato - spiega Farinetti - Inspiegabilmente però si è dimesso il 24 ottobre, senza specificare i motivi, e fino al 2 novembre sarebbe rimasto in servizio".
