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Pa: Fp Cgil, sempre più magra busta paga dei 'comunali', -740 euro in 5 anni

06 febbraio 2016 | 12.11
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Buste paga sempre più leggere per i lavoratori 'comunali'. Fra il 2010 e il 2014, infatti, i salari di maestre, polizia locale, amministrativi e altro ancora hanno registrato un calo medio pari 740 euro (ma in alcuni casi assai più pesante). È quanto risulta da un'analisi condotta dalla Fp Cgil Nazionale sui dati del Conto annuale dello Stato tra le città capoluogo di Regione. Un rapporto che fotografa l'andamento dell'occupazione crollata anche negli ultimi cinque anni, sempre per i dipendenti dei comuni esaminati, dell'8,5%, ovvero circa 8.400 unità in meno.

Per gli addetti dei 17 comuni capoluogo di Regione presi a riferimento così l'andamento della retribuzione complessiva è calato, nel periodo in esame, del -2,48% passando da una media di 29.767 euro l'anno a una media di 29.028 euro, il tutto appunto per un taglio in busta paga di 738,60 euro.

A determinare questo crollo, dice ancora il report Fp Cgil, è soprattutto la voce 'salario accessorio' che, nel corso dei cinque anni, è diminuita complessivamente del 15,69%, ovvero circa 80 milioni in meno tra i 509 milioni stanziati nel 2010 e i 429 milioni del 2014. Su questo fronte si va dal caso di Torino che ha messo a segno una flessione del -1,51% (-71,49 euro) al comune di Ancona che ha addirittura registrato un -48,62% (-2.371,1 euro). Dati "preoccupanti", come dice il segretario nazionale della Fp Cgil, Federico Bozzanca, perché si aggiungono al più generale calo del potere d'acquisto.

Quanto all'occupazione, il report della Fp Cgil registra come la flessione complessiva di addetti, tra l'anno 2010 e l'anno 2014, sia stata del -8,52%. Una percentuale che, riferita ai 17 comuni presi in esame, si traduce in un calo di addetti di meno 8.355 unità, passati così dai 98.108 del 2010 a 89.753 del 2014.

Tra i comuni presi in esame vale la pena citare i casi di Roma e Firenze, di recente nelle cronache per vicende legate al tema salario accessorio, anche per via delle ispezioni decise dal Mef e dagli atti unilaterali delle rispettive amministrazioni: i dipendenti di Roma Capitale hanno subìto tra il 2010 e il 2014 un calo complessivo del salario del -3,87% pari a -1.216,9 euro. Per quanto riguarda il segmento accessorio della busta paga, i capitolini hanno registrato una flessione del -13,07%, pari cioè a -827,82 euro.

A Firenze invece, nello stesso periodo, si è determinato un crollo della retribuzione complessiva del -8,92%, cioè -2.714,2 euro. Sul capitolo accessorio il calo medio in busta paga è stato del -39,21% che tradotto vuol dire -2.234,3 euro in meno nelle tasche dei lavoratori. Dati questi, prosegue Bozzanca, che dimostrano "che le norme che hanno colpito in questi anni il pubblico impiego hanno fortemente compromesso la contrattazione integrativa degli enti”.

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