Gli originali sono proprio nella capitale irachena. Ma il governatore di Mosul teme la distruzione di almeno due manufatti e il furto di altri sette. Colpi di ascia e piccone contro le sculture /VIDEO. La furia dei jihadisti anche sull'antica città assira di Nimrud e sul sito archeologico di Hatra. Cittadelle, musei e mura: la mappa dei siti distrutti
Le statue distrutte dai jihadisti dello Stato Islamico (Is) nel Museo Ninawa a Mosul erano dei falsi. Lo dichiara il direttore del Museo nazionale iracheno d Baghdad, Qais Hussein Rashid, facendo tirare un sospiro di sollievo a quanti avevano sofferto per la perdita di reperti di inestimabile valore risalenti al settimo secolo prima di Cristo. ''Erano delle copie. Gli originali sono tutti qui'' nel museo di Baghdad, ha spiegato alla Deutsche Welle.
Il 26 febbraio l'Is aveva diffuso via Twitter un video di cinque minuti che mostrava i jihadisti impegnati a distruggere a colpi di ascia e piccone i manufatti conservati nel museo di Mosul e risalenti all'impero assiro. Sculture di tremila anni fa spinte a terra o prese a picconate fino alla loro completa distruzione. L'operazione è stata definita dall'Is come ''la più grande demolizione degli idoli nell'epoca moderna'', stimando il valore delle statute distrutte in ''cinquecento milioni di dollari''. I miliziani hanno giustificato la loro azione affermando di dover ''distruggere gli idoli in quanto rappresentazioni diverse da Dio''.
Anche Fawzye al-Mahdi, responsabile del dipartimento delle antichità dell'Autorità per il patrimonio culturale dell'Iraq, ha confermato che i manufatti distrutti dall'Is e ripresi nel video sono copie moderne realizzate in gesso. ''Nessuno dei manufatti distrutti ripresi nel video erano originali'', ha detto a Deutsche Welle.
Tuttavia Atheel Nuafi, governatore di Mosul in esilio, ha detto che se è vero che sono copie quelle riprese nel video della distruzione è anche vero che ce ne sono altre originarie distrutte dall'Is. ''C'erano due manufatti originari e che sono stati distrutti dai militanti'', ha detto Nuafi alla televisione di Stato irachena. Si tratta di ''un toro alato e del Dio di Rozhan'', ha detto. Il governatore di Mosul teme anche che l'Is abbia rubato almeno sette opere d'arte prima di distruggere il museo. Mosul è in mano all'Is da giugno dello scorso anno.