cerca CERCA
Giovedì 18 Aprile 2024
Aggiornato: 15:07
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Siria: dirigibili e barriera di metallo, così Ankara vuole blindare confine

23 luglio 2015 | 13.10
LETTURA: 2 minuti

Infophoto - INFOPHOTO
Infophoto - INFOPHOTO

Dopo l'attentato del 20 luglio scorso a Suruc, sul confine con la Siria, che ha fatto 32 vittime, la Turchia sta cercando di rafforzare i suoi controlli sul permeabile confine con la Siria. Uno degli attentatori di Suruc sarebbe uno studente turco 20enne, che mesi fa ha attraversato il confine clandestinamente per unirsi al sedicente Stato islamico (Is) e che sarebbe tornato in Turchia pochi giorni fa per eseguire l'attentato.

Alla luce di queste esperienza e delle accuse della comunità internazionale di scarsi controlli sul flusso dei 'foreign fighter', Ankara ha deciso di schierare lungo gli oltre 800 km di frontiera tutti i mezzi a sua disposizione, compresi i dirigibili, oltre a una doppia barriera sul terreno.

"Quello che è importante fare rispetto al Daesh (acronimo arabo dell'Is, ndr) - ha detto il vice premier Bulent Arinc ieri, dopo una riunione del governo - è bloccare i punti di transito dei terroristi e porre ostacoli fisici a questo fenomeno. Per questo creeremo sulla frontiera un sistema di sicurezza fisico".

Quello discusso dal governo è un "sistema integrato" che, secondo Arinc, metterà in sicurezza "i punti critici del confine", senza "costruire muri" tra i due popoli. Al quotidiano Hurriyet, alcune fonti ufficiali hanno spiegato che il "sistema integrato" comprende l'impiego di dirigibili di tipo 'zeppelin' lungo la frontiera.

Rispetto ai droni, questi velivoli, che la Turchia vorrebbe comprare dagli Usa, presentano alcuni vantaggi, tra cui il fatto che possono rimanere a lungo fermi nello stesso punto e possono raggiungere quote più alte.

Si prevede inoltre la realizzazione di una doppia barriera, con un'area interna sufficiente a ospitare una strada e con torri di avvistamento. La barriera di reti metalliche dovrebbe essere innalzata nelle zone più a rischio e in quelle in cui si registra il maggior numero di attraversamenti clandestini. Questa barriera si aggiungerebbe ai 145 km di rete da poco ripristinata sul confine e ad altri 90 km costruiti da zero di recente. L'obiettivo è arrivare a proteggere altri 450 km di confine.

Ai dirigibili e alla barriera metallica si aggiungerebbero altri strumenti, come i droni, le telecamere dermografiche e un sistema di rilevazione di movimento. Il tutto per un costo di 4,2 miliardi di lire turche.

Ci sarebbe poi un potenziamento della presenza dei militari sul confine, che porterebbe oltre il 50% della guardia turca di frontiera sul tratto di confine con la Siria. Ankara ha già destinato alla zona il 90% circa dei suoi droni e il 50% dei suoi mezzi blindati.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza