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Offerte troppo basse per i diritti, le tv snobbano la serie A

10 giugno 2017 | 12.10
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(Foto Afp)
(Foto Afp)

"Le offerte ricevute non rappresentano il valore reale del calcio italiano. L'assemblea ha quindi deciso di non assegnare a nessuno" i diritti tv per il triennio 2018-2021. Lo ha detto il commissario della Lega serie A, Carlo Tavecchio dopo l'assemblea che si è tenuta in via Rossellini.

La Lega serie A procederà quindi con un nuovo bando in cui "il valore di partenza sarà quello indicato in questo bando", ossia un miliardo di euro, e c'è tempo "fino a novembre, dicembre, sei mesi prima dell'inizio della prossima stagione", ha spiegato Tavecchio.

Nell'asta che si è conclusa oggi erano state due le offerte presentate alla Lega Serie A. Secondo quanto si appreso, le offerte erano state presentate per due pacchetti da Sky e per la piattaforma internet da Perform Group. Solo una delle offerte per 4 pacchetti arrivate da Sky e Perform Group superava tuttavia il minimo richiesto. Sempre secondo le fonti, l'offerta di Sky era valida per i pacchetti A (diritti satellitari per le gare di Juve, Milan, Inter, Napoli, le tre neopromosse e il club con più bassa utenza) e D (esclusiva per le altre 12 squadre di A). Solo la prima, che si aggirerebbe intorno ai 230 milioni, aveva superato la base d'asta fissata a 200 milioni.

In mattinata il consiglio di amministrazione di Mediaset aveva inoltre deciso di "non presentare alcuna offerta all’asta che si è conclusa in data odierna", specificando che "al di là dei contenuti sportivi e dei valori economici attribuiti ai singoli pacchetti, ribadiamo che la formulazione dell’invito a presentare offerte è totalmente inaccettabile in quanto abbatte ogni reale concorrenza e penalizza gran parte dei tifosi italiani costretti ad aderire obbligatoriamente a un’unica offerta commerciale".

Mediaset aveva fatto sapere che "si riserva di ricorrere in tutte le sedi competenti". In ogni caso, si leggeva ancora nella nota, "l’esito dell’asta odierna non avrà alcun effetto sull’offerta calcistica Mediaset della prossima stagione: da agosto 2017 gli abbonati di Premium godranno sempre di tutti i match delle principali squadre della Serie A e soprattutto della Champions League in esclusiva assoluta". "Sappiamo che molti operatori avranno interesse a creare confusione, a sovrapporre il futuro con il presente, ma il pubblico deve essere informato correttamente: il grande calcio della prossima stagione sarà su Mediaset" concludeva la nota.

"E' in fase di definizione la situazione complessa di Vivendi, Telecom e Mediaset: a un certo punto arriverà a maturazione" e "al colosso Sky si contrapporrà quello Vivendi-Mediaset-Telecom. Quindi non sono preoccupato", ha affermato, rispondendo alle domande dei giornalisti, l'ad di Infront, Luigi De Siervo, dopo l'assemblea. De Siervo ha aggiunto poi che, se non andasse in porto il polo Vivendi-Telecom-Mediaset "il canale della Lega sarebbe l'unica ipotesi plausibile". "Nessuno - ha detto - può pensare di prendere per la gola la Lega calcio".

SKY - Noi abbiamo fatto la nostra parte. Questa è la posizione di Sky Italia in seguito alla decisione della Lega di Serie A di non assegnare i diritti tv. "Sky Italia si è attenuta alle regole stabilite dalla Lega di Serie A e dall'Antitrust - spiega in una nota l'emittente di Murdoch - e oggi ha partecipato regolarmente all'asta dei diritti televisivi con un'offerta vicina al mezzo miliardo di euro, con tutti i pacchetti opzionali. La rilevanza dell'offerta di Sky risulta evidente a maggior ragione considerando l’assenza degli altri principali competitor nazionali e la loro manifesta contrarietà al bando stesso, che l'Antitrust aveva pienamente validato".

"E’ evidente quindi la volontà di Sky -prosegue il comunicato- di competere con razionalità e trasparenza, rispettando i tempi rapidissimi imposti dalla Lega e dal suo advisor nonostante il bando aumentasse di molto la concorrenza potenziale con ben tre operatori ad avere lo stesso pacchetto con le 4 squadre top. Al contrario, altri hanno preferito non partecipare. Se oggi anche gli altri operatori già esistenti sul mercato avessero effettuato offerte anche solo pari alla base minima d’asta, la Lega Calcio si sarebbe trovata a disporre del target economico tanto auspicato".

"La Lega Calcio invece non ha aggiudicato nulla e per di più ha posticipato molto in la' nel tempo un nuovo bando, in attesa che il mercato dell'industria televisiva trovi un ipotetico nuovo assetto solo per contrastare la nostra Azienda.Sky Italia, nell'interesse dei propri abbonati, auspica una soluzione chiara e soddisfacente per la completa visione del campionato di calcio, e tutelerà i propri legittimi interessi continuando a investire in Italia creando occupazione e contenuti di sempre più elevata qualità", conclude la nota.

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