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Disordini a Roma nord, si valuta Daspo

18 luglio 2015 | 11.21
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Residenti contro profughi a Casale San Nicola

Disordini a Roma nord, si valuta Daspo

Prosegue il lavoro degli investigatori della Polizia per arrivare all’identificazione degli autori dei disordini avvenuti ieri pomeriggio durante le operazioni di trasferimento di cittadini stranieri presso la struttura di Casale di San Nicola, a Roma nord.

Parallelamente, il questore Nicolò D’Angelo ha aperto un fascicolo per l’erogazione del Daspo (divieto di accedere alle manifestazioni sportive) per tutti coloro che saranno individuati in esito alle indagini .

La normativa introdotta dal governo nell’agosto scorso prevede, infatti, che il divieto di assistere alle manifestazioni sportive possa essere emesso anche a carico di coloro che si macchino di reati contro l’ordine pubblico e, quindi, a prescindere dalla effettiva partecipazione alle manifestazioni sportive.

Il prefetto Franco Gabrielli ha confermato che nel comprensorio tra la Braccianese e La Storta dovranno arrivare altri profughi, e i residenti, riuniti in assemblea, si interrogano su come proseguire la lotta intrapresa da oltre 80 giorni per evitare l'arrivo dei profughi nel quartiere.

"Ieri noi non ci siamo opposti all'arrivo dei 19 migranti, ma al fatto che fossero i primi 19. Questo è un aspetto che vogliamo sottolineare", spiega Federico Neri, uno dei coordinatori del Comitato Casale San Nicola, che rispedisce al mittente le accuse di razzismo rivolte ai cittadini di Casale San Nicola.

"Il sindaco venga qui personalmente per rendersi conto delle criticità di questo contesto e delle nostre reali motivazioni, che non sono né politiche né ideologiche, ma rispecchiano le esigenze di cittadini che conoscono bene il territorio e le sue difficoltà, quali totale isolamento, assenza di illuminazione e la distanza da qualsiasi servizio o mezzo di trasporto pubblico", dice Francesca Sanchietti, del Comitato Casale San Nicola, rivolgendosi al sindaco di Roma, Ignazio Marino.

"Noi siamo proprio sfiniti da questa strumentalizzazione. Se il problema è la bandiera italiana ditelo, altre bandiere qui al presidio San Nicola non ce ne sono e non ce ne saranno", riferisce Ilaria Morichelli, del comitato dei residenti di Casale San Nicola. "Casapound ha partecipato come tanti altri partiti politici -sottolinea- ma di bandiere non ce ne sono mai state".

"L'Italia - continua - ha visto, la situazione è stata gravissima, di una tristezza infinita. Se un cittadino che cerca di battersi per la legalità viene messo a tacere in questo modo, se questo è lo stato delle cose, la situazione non solo a Roma ma in tutta l'Italia è molto grave".

Intanto, non è stato convalidato l'arresto, scattato ieri a Casale San Nicola, del dirigente di Fdi Giorgio Mori. Sì alla convalida invece per Stefano Caradonio di Militia, nei cui confronti, però, non sono state emesse misure cautelari. In solidarietà a Mori, questa mattina, lo stato maggiore di Fratelli d'Italia si è riunito in presidio a Piazzale Clodio.

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