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Expo: servizio sui disservizi

11 maggio 2015 | 20.46
LETTURA: 4 minuti

A dieci giorni dal via le principali difficoltà per chi visita l'Expo per la prima volta, con un focus sulla disabilità e sui bambini. L e carrozzelle a spinta e le motocarrozzelle, ad esempio, ancora non sono state consegnate e dunque non sono nella disponibilità degli ospiti dell'esposizione.

Expo: servizio sui disservizi

Cartellonistica poco chiara, mappe solo in italiano, francese e inglese, distributori di biglietti ferroviari ancora non funzionanti, poche panchine, e ancora qualche 'lacuna' sul fronte dei servizi alle persone con disabilità. A dieci giorni dal via, cominciano a essere evidenti alcuni disservizi sul sito espositivo di Expo 2015 che, nell'euforia dei primi giorni, potevano ancora passare inosservati.

Innanzitutto, girando tra i padiglioni affollati risulta difficile districarsi. La cartellonistica è poco chiara e leggibile, sopratutto per chi ha qualche problema di vista, e le piantine distribuite all'ingresso aggiungono qualche magagna. Il loro difetto più vistoso riguarda le lingue: le cartine disponibili, infatti, sono solo in italiano, francese e inglese. Mancano cioè il russo, il giapponese e sopratutto il tedesco, cosa che suscita le lamentele di parecchi visitatori.

Quanto ai biglietti ferroviari, è possibile acquistarli solo una volta abbandonata l'esposizione. Tra i viali dell'Expo, ci sono quattro distributori ma, al momento, non ancora funzionanti.

Carenti, a loro volta, anche le colonnine Sos per il pronto intervento: all'ingresso se ne trova una molto defilata sulla destra, dopo i tornelli, dove tra l'altro sono presenti le uniche panchine, altro punto dolente oggetto delle lamentele dei visitatori che lungo tutto in decumano non hanno possibilità di riposarsi se non approfittando dei padiglioni e dei punti di ristoro.

Per quanto riguarda le persone con disabilità, invece, Expo è ancora 'poco friendly'. Le carrozzelle a spinta e le motocarrozzelle ancora non sono state consegnate e dunque non sono nella disponibilità degli ospiti dell'esposizione, mentre al call center si assicura che il servizio e' attivo.

"Ci hanno detto che sabato dovrebbero essere consegnate. Tornerò un altro giorno" racconta all'Adnkronos una signora che si muove con l'aiuto di un bastone. Il punto di riferimento e' a Cascina Triulza, dove le responsabili delle relazioni con il pubblico, molto gentili, cercano di tamponare il disservizio con soluzioni momentanee. Chiedono la mail a ogni persona che si presenta con la richiesta di una carrozzella, "per avvisarli non appena saranno a disposizione".

Il sito espositivo e' in piano e dunque quasi tutto, padiglioni e punti ristoro, sono accessibili anche per chi si muove con difficoltà. Ci sono tuttavia alcuni bagni al secondo piano delle strutture che sono prive di ascensore e all'interno di alcuni padiglioni l'ascensore non funziona.

Ingresso 'obbligato' da Ovest 'Triulza' per chi vuole portare i bambini più piccoli usufruendo del servizio passeggini messo a disposizione da Chicco. Il punto prelievo e' situato all'esterno del sito, prima dei tornelli, nella piazza alla quale si accede dalle Ferrovie Nord. Chiunque entri da un altro ingresso, pensando di recuperare il passeggino in un secondo momento, si troverebbe in difficoltà perché dovrebbe uscire dal sito e rientrare, dunque pagare un secondo biglietto. O, in alternativa, muoversi senza passeggino.

Molti dei bagni sono accessoriati con fasciatoio. Vi sono anche punti Chicco dedicati e all'interno di Cascina Triulza dove, in una stanza adiacente l'area attrezzata per i più piccoli, ci sono due fasciatoi. Peccato però che sulla piantina che viene distribuita ai visitatori, nonostante la legenda riporti l'indicazione 'fasciatoio', non vi sia alcun punto segnalato in pianta.

Insomma bisogna trovarli muovendosi tra i padiglioni. Nessun kinderheim per lasciare i più piccoli all'interno di Expo. I genitori possono portarli con se' o rivolgersi a strutture in città che offrono questo servizio. Il bellissimo Children park, che offre un percorso didattico e divertente, e' dedicato ai bambini dai quattro anni in su.

Quanto ai prezzi dei parcheggi, per le moto è un salasso. Se Expo è bike friendly (gli stalli del BikeMi sono in bella mostra fuori da Porta Merlata) per chi guida una moto, o uno scooter, è decisamente meno amichevole. Nel sito espositivo, la sosta di un 650 di cilindrata costa 12 euro al giorno. L'ufficio stampa, contattato al riguardo, conferma: "I parcheggi - dicono - sono tutti a pagamento, anche per le moto. Non abbiamo indicazioni diverse, al momento".

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