Il post che sta circolando in queste ore in rete, attribuito all'autrice dello scatto virale che la ritrae accanto al leader del Carroccio addormentato, è stato rilanciato anche da Burioni
Una lettera per spiegare le sue ragioni e ridimensionare la bufera - denunciando anche gli insulti - che da ventiquattr'ore le è piovuta addosso. Questo il contenuto di un post ormai virale attribuito a E., la ragazza autrice dello scatto che la immortala accanto a Matteo Salvini addormentato, mentre mostra sorridendo il dito medio. Un selfie riproposto dal diretto interessato con relativa bufera social e, quindi, diventato oggetto di una vera e propria valanga di commenti offensivi. Nelle parole della ragazza - i cui profili social tuttavia sono chiusi e quindi visibili solo ad 'amici' e follower approvati - l'amarezza per l'inaspettata "esposizione mediatica di questa portata" e la denuncia: "Il cyberbullismo esiste e quest'oggi io ne sono stata vittima".
"Ho 19 anni - si legge nel post, rilanciato fra gli altri dal medico virologo Roberto Burioni su Twitter - e sorpresona, non sono una "sardina". Ringrazio la suddetta pagina e Matteo Salvini per aver esposto il mio nome ovunque, facendo sì che mi arrivassero in direct insulti pesanti, minacce di morte, intimidazioni varie e materiale pornografico. Questa foto - continua il post - l'ho condivisa con i miei amici per evidenziare l'incredibile concidenza di prendere un volo low-cost e ritrovarsi seduti insieme a Salvini. Il gestaccio era, piuttosto, rivolto alle persone a cui ho inviato la foto privatamente e nulla aveva a che vedere con Salvini ( il quale se vogliamo dirla tutta é circondato anche da cuoricini vari)".
"Non sono di sinistra e non sono di destra. Di politica mi importa ancora poco... e probabilmente tra qualche anno avrò modo di capire al meglio ogni questione legata ad essa. Non mi aspettavo - continua la 19enne - un'esposizione mediatica di questa portata e sinceramente non sono minimamente interessata a diventare "famosa" per qualcosa che ho fatto con tutt'altre intenzioni. Mi spiace se le persone si sono sentite chiamate in causa con questa foto, nulla di ciò era mia intenzione".
Poi "un piccolo appunto" a "una questione che mi sta più a cuore: il Cyberbullismo esiste e quest'oggi io ne sono stata vittima. Le parole possono fare male più di quanto crediate e questo, purtroppo, non sembra essere un parere condiviso. Mi spiace tantissimo", la conclusione del post.