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Diventare madri dopo la chemio, oncologi testano una strategia salva-fertilità

30 maggio 2014 | 12.16
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Diventare madri dopo la chemio, oncologi testano una strategia salva-fertilità

(Adnkronos Salute) - Diventare mamma dopo il cancro. Preservare la fertilità delle pazienti in terapia per un tumore del seno è possibile mettendo a riposo le ovaie durante il periodo delle cure, come dimostra uno studio clinico di fase tre, finanziato dal Governo Usa e presentato al congresso della Società americana di oncologia medica (Asco), al via oggi a Chicago.

La ricerca della Cleveland Clinic, in Ohio, ha coinvolto 257 giovani donne con tumore del seno diagnosticato in fase precoce, ma non sensibile agli ormoni: le pazienti dovevano dunque sottoporsi a chemioterapia che, oltre agli altri effetti collaterali, può causare menopausa precoce. Per valutare la possibilità di scongiurare l'infertilità, gli specialisti hanno 'spento' le ovavie di parte delle donne, utilizzando un inibitore ormonale, la goserelina, che appartiene a una famiglia di farmaci molto utilizzati nella fecondazione assistita per controllare l'ovulazione. Il loro ruolo contro l'infertilità dopo le terapie anti-cancro era noto e già stato studiato, anche se non molto diffuso nella pratica clinica.

Le pazienti arruolate in questo nuovo studio, hanno ricevuto un'iniezione del farmaco una volta al mese una settimana prima della chemio. Dopo 2 anni le ovaie avevano smesso di funzionare nell'8% delle donne in trattamento, rispetto al 22% di quelle sottoposte alla sola chemioterapia. Viceversa, nel primo gruppo il 15% ha avuto un bambino rispetto al 7% delle altre. Un altro dato positivo ha però sorpreso i ricercatori: la terapia salva-fertilità ha effetto anche contro il tumore, aumentando del 50% le probabilità di sopravvivenza a 4 anni dall'inizio del trattamento. "Ulteriori studi sono necessari - afferma Halle Moore, principale autore della ricerca - per comprendere meglio il ruolo della goserelina nella terapia del cancro al seno triplo negativo, ma da questi primi risultati si è dimostrata non solo sicura - sottolinea - ma anche efficace, aumentando le chance di concepire e far nascere bambini sani dopo la chemioterapia. Preservare la ferilità è una questione molto importante per le giovani donne con una diagnosi di tumore, non può non essere presa in considerazione".

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