Tante le iniziative dei sindaci per contrastare il commercio illegale e la merce contraffatta sui lidi
Stop a ogni tipo di shopping sulla spiaggia, incentivi ai vigili urbani per rafforzare i blitz contro gli abusivi, agenti della municipale in borghese tra i bagnanti. Con l'avvicinarsi della stagione estiva, i sindaci dichiarano guerra aperta al commercio illegale sotto gli ombrelloni e sul lungomare.
Sabaudia, ad esempio, quest'estate dice addio a qualsiasi tipo di acquisto in spiaggia. Basta a bancarelle itineranti con parei, costumi, occhiali e classici bijoux. Il sindaco Maurizio Lucci ha emesso infatti un'ordinanza vietando tutte le vendite, unica eccezione quella di cibi e bevande da parte di ambulanti autorizzati e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie. Il divieto prevede sanzioni amministrative da 180 a 500 euro. "Abbiamo un lungomare di 20 chilometri, controllarlo tutto non è facile - spiega all'Adnkronos Lucci - Negli ultimi anni il fenomeno dei venditori abusivi si stava concentrando da noi e andava contrastato".
"La mia - precisa - non è un'ordinanza contro i 'vu cumprà' ma generale contro le vendite in spiaggia, anche se il fenomeno era soprattutto legato agli ambulanti abusivi che nascondevano i carichi di merce tra le dune. Tutto ciò mi ha 'costretto' a emettere un'ordinanza". Il provvedimento vieta anche la pubblicità: basta volantini distribuiti sotto gli ombrelloni o lasciati sulle auto parcheggiate. "Puliamo tutte le mattine, ma ogni anno c'è una marea di carta abbandonata, siamo nel parco nazionale del Circeo e così si deturpa il paesaggio", spiega Lucci.
A Rimini l'amministrazione comunali ha decise di ampliare l’orario di servizio degli agenti del nucleo antiabusivismo, che saranno impiegati fino a mezzanotte sulla spiaggia, ma anche sui viali adiacenti. Non solo. Sono stati stanziati 500mila euro complessivi per due anni da destinare a premi di produttività per i vigili urbani che raggiungeranno una serie di obiettivi tesi alla sicurezza urbana, tra cui i risultati legati la lotta ai venditori abusivi sulle spiagge.
"Abbiamo stabilito un mix di obiettivi, dalla lotta all'abusivismo ai controlli stradali, al contrasto alla prostituzione - spiega l’assessore comunale alla Polizia Municipale Jamil Sadegholvaad - Si tratta di obiettivi sia qualitativi che quantitativi, ad esempio lo svolgimento di determinati servizi su orari prolungati, le identificazioni e il numero di sequestri effettuati. Al raggiungimento di almeno il 90% degli obiettivi prefissati viene riconosciuto un premio di produttività".
Mentre a Lignano Sabbiadoro nuove telecamere sorveglieranno l'arenile, permettendo alla polizia locale di monitorare la presenza di abusivi e di inviare personale in maniera mirata, ad Albenga i vigili in borghese pattuglieranno il lido anche quest'anno. "Abbiamo proposto ai gestori degli stabilimenti di sensibilizzare la clientela affinché non comprino merce dagli abusivi sulle spiagge - afferma l'assessore al Commercio di Albenga Alessandro Andreis - Faremo fare i controlli ai vigili in borghese".
Senza dare nell'occhio con le divise, infatti, gli agenti della municipale evitano di mettere in fuga gli abusivi e possono intervenire più efficacemente per sequestrare la merce. "Si tratta di interventi - osserva l'assessore al Commercio di Albenga - per dimostrare il presidio del territorio e sono utili per avere informazioni sulle centrali di approvigionamento e smistamento della merce che vanno colpite".
A Jesolo, lo scorso anno, sono stati sperimentati addirittura i droni per vigilare le spiagge anche se poi il progetto non è andato in porto. "Dopo la sperimentazione stavamo partendo in vista della stagione estiva - racconta il primo cittadino Valerio Zoggia - ma una legge regionale ha regolamentato l'uso dei droni per evitare pericoli vista la sempre maggiore diffusione, servivano una serie di misure e di autorizzazioni, così abbiamo bloccato l'iniziativa".
"Per la vigilanza delle spiagge abbiamo potenziato la nostra polizia locale in collaborazione con le forze dell'ordine e, ad oggi, il fenomeno degli abusivi è abbastanza controllato - conclude - anche se notiamo un aumento delle massaggiatrici cinesi abusive che costituiscono un pericolo per il rischio di lesioni e l'utilizzo di prodotti non sicuri".