Il dj antidroga su vicenda Morisi: ‘Non voglio essere governato da un drogato: test a politici e collaboratori prima di lavorare per comunità’
“Sono dispiaciuto per le tante offese ricevute sul web, sono stato trattato come un terrorista per il mio tatuaggio sul cuore del green pass dedicato a Mario Draghi, annunciato dalla nota agenzia di stampa Adnkronos pochi giorni fa”. Lo dice all’Adnkronos Dj Aniceto, a cui il 22 settembre aveva voluto dare in esclusiva la notizia di essersi tatuato il codice Qr del suo green pass dedicandolo al presidente del Consiglio. Un gesto simbolico che ha causato minacce e offese al disc jockey antidroga.
“Non sono un criminale – aggiunge Aniceto - ma semplicemente una persona che segue le regole e che ha voluto lanciare un messaggio positivo tramite un tattoo per me simbolo di ripartenza per le vaccinazioni e per la riapertura delle discoteche. E poi, essendo un dj che va contro tutte le dipendenze – dice ancora - vorrei dire qualcosa anche sullo scandalo Morisi (il responsabile della comunicazione di Matteo Salvini indagato per cessione di stupefacenti – ndr): un uomo non lo condanno per una sua debolezza ma il mio sogno è che tutti i politici e i loro collaboratori facciano i test antidroga prima di lavorare per la nostra comunità. Non voglio - conclude - essere governato da un drogato!“.